Il Principe d'Amato e la Monarchia Popolare Elettiva
(ASI) Firenze - Sono stato sabato 17 giugno a Firenze presso "Deposit Art Gallery" di Via Bufalini come relatore del convegno "Le Radici Cristiane d'Europa", organizzato dall'Ordine Nobiliare di San Nicola e dalla Casa Imperiale del Principe Roberto d'Amato. Ospite speciale della serata è stato il giornalista e scrittore On. Magdi Cristiano Allam. Ha fatto gli onori di casa Padre Luca Monti, Cancelliere della Chiesa Ortodossa in Italia. Oltre al sottoscritto, presenti il giornalista Roberto Barbieri che ha funto da moderatore del convegno e il Conte Enzo Modulo Morosini, esperto italiano di araldica. 


Ha aperto l'evento il Principe Don Roberto d'Amato dell'Ordine Cavalleresco di San Nicola che abbiamo intervistato per conoscere meglio le sue attività:


-Come si può diventare nobili oggi in Italia?

In Italia, - ha risposto il Principe d'Amato - i titoli nobiliari non sono più riconosciuti legalmente , comunque sia si possono usare. I titoli nobiliari si possono acquisire tramite una casa imperiale e reale. Tramite una libera donazione o per specifici meriti che abbiano portato lustro alla casa imperiale e reale (pittori famosi, scrittori, politici e imprenditori che creano strutture di assistenza ai poveri per esempio). Il mio sogno è trovare un imprenditore che mi aiuti a creare L'Università Crstiana di San Nicola"

 - Ci parli in breve dell' Ordine Cavalleresco di San Nicola...

"L' Ordine Cavalleresco Nobiliare - ha commentato d'Amato - è nato come strumento di difesa della fede è per ribadire di essere un ordine nobiliare non mondano ma impegnato nel sociale come strumento di neo-evangelizzazione dell'Italia e dell'Europa".

- Che progetti avete a medio - breve tempo?

"Cerco imprenditori seri che, vogliono contribuire al ripristino della monarchia popolare ed elettiva in Italia" ha detto il Principe d'Amato. 


- Lei ha fondato un movimento monarchico, qual è la sua posizione sulla politica italiana in generale? 

"Ho creato un partito monarchico popolare, - ha spiegato il Principe d'Amato - dato che questa repubblica fa acqua da tutte le parti, un movimento politico che porti avanti gli ideali di monarchia al servizio del popolo, monarchia elettiva, cioè il principe eletto dal popolo, il migliore, capitalismo sociale, azionariato popolare, ridistribuzione della ricchezza,non concentrata in poche  persone come attualmente stanno facendo tutti i Partiti da destra a sinistra, che io definisco liberisti senza cuore; di liberale hanno solo il richiamo ideologico non la sostanza. Altra cosa importante, il ripristino della scala mobile a favore dei lavoratori uno dei pochi strumenti di giustizia sociale. Una monarchia proiettata verso il popolo e non elitaria e portatrice di valori dei privilegiati, queste idee nel XXI secolo sono anacronistiche e strumento di oscurantismo".

Esiste la possibilità concreta, secondo lei, di restaurare la monarchia in Italia? 

 'In Italia abbiamo una costituzione rigida repubblicana , per modificarla ci vuole una procedura articolata o un referendum costituzionale dopo aver raccolto minimo un milione di firme (e non è detto che la Corte Costituzionale lo ammetta), oppure che 9 consigli regionali ne facciano la proposta. Nel meridione d'Italia il sentimento monarchico e' fortissimo, vedendo come la repubblica italiana sta trattando il meridione, come una colonia del Nord; invito pertanto i meridionali a proclamare al sud la monarchia popolare elettiva, per iniziare un nuovo percorso politico, democratico e volto ad accrescere il prestigio del Sud, mortificato dalla repubblica succube dell'Europa e di quegli imprenditori del Nord che hanno tradito l'Italia , portando la sede legale nei paesi dove vive una fiscalità più moderata" ha concluso il Principe Don Roberto d'Amato dell'Ordine Nobiliare di San Nicola. 
 
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia 

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