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Youn Jazz  Festival  VIII edizione – Foligno (23 - 27 maggio 2012)

 (ASI) “Young Jazz Festival” torna a Foligno con l’VIII edizione, che si terrà nella città umbra dal 23 al 27 maggio 2012.

Un festival dinamico ed intraprendente, sempre nel segno della musica delle “nuove generazioni” e di “nuova generazione”, dedicato ai giovani, e non solo, talenti del jazz, proprio come quelli attesi quest’anno: tra gli altri, Dave Douglas & Keystone, Francesco Grillo, Manuel Magrini, Slivovitz, Streetmates, Giovanni Guidi & The Unknown Rebel Band, A10A10, P-Funking Band. Con un cartellone di suggestivi appuntamenti ed iniziative originali il Festival abbina i concerti alla valorizzazione delle eccellenze del territorio. Live unici in suggestive location, pacchetti turistici sulle note del jazz (“Jazz Tour”), aperitivi in jazz, jazz dinner, workshop fotografico, jam session notturne. “Via del Jazz” e “Jazz Community” sono le due sezioni rivolte alla città di Foligno. Confermato, per il quarto anno consecutivo, il prestigioso patrocinio di “Umbria Jazz”. Prevendite biglietti concerti dal sito www.youngjazz.itFOLIGNO – La città di Foligno, dal 23 al 27 maggio 2012, si trasformerà ancora una volta in un palcoscenico privilegiato per dare spazio alle note dei giovani, e non solo, talenti del jazz e per consentire attraverso la musica di valorizzare le tante eccellenze del territorio.

Torna infatti in Umbria “Young Jazz Festival”, un festival dinamico, intraprendente e giovane, soprattutto perché dedicato a tutto quel filone di ricerca musicale che sempre più, in Italia e all’estero, sta sfornando artisti e progetti in grado di parlare ad altissimi livelli e con differenti stili contemporanei il linguaggio universale della musica jazz. Una manifestazione che per l’originale offerta musicale non ha eguali in Italia, capace per questo di presentare i più talentuosi alfieri del nuovo jazz italiano, europeo e non solo.

Pertanto il Festival folignate non mancherà di sorprendere pure in occasione della sua VIII edizione. Un evento che negli anni passati ha ottenuto un notevole e crescente successo di pubblico e di critica, che gli ha permesso di raccogliere ottimi consensi e grazie ai quali si è affermato come una realtà consolidata del panorama culturale italiano e come una rassegna unica nella scena musicale nazionale e internazionale.

A fine maggio il jazz si farà ideale colonna sonora della città, con il Festival che diventerà quel grande protagonista in grado di creare un forte legame tra musica, beni culturali e prodotti tipici, e quindi tra le straordinarie ricchezze del territorio. Ed è proprio per questo che il Festival, nato e cresciuto grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Young Jazz e con il sostegno del Comune di Foligno, è oggi organizzato anche in collaborazione con Regione Umbria e Provincia di Perugia.

Elevato in quantità e qualità il livello dei progetti musicali e degli artisti presenti anche quest’anno, che saranno ancora una volta protagonisti grazie al loro impegno creativo e all’originale linguaggio sonoro. Il jazz più nuovo e sperimentale delle “giovani generazioni” e di “giovane generazione” sarà rivolto durante i giorni del festival, che ancora una volta e per il quarto anno consecutivo avrà il prestigioso patrocinio di Umbria Jazz, ad un pubblico che in ogni edizione passata non ha fatto mai mancare l’interesse e l’attenzione per l’ascolto delle novità più interessanti sulla scena musicale contemporanea proposte di volta in volta dal Festival.

La direzione artistica di Young Jazz, dopo un biennio (2010-2011) di collaborazione con il musicista Gianluca Petrella, ritorna totalmente nelle mani di Giovanni Guidi, giovane pianista folignate che proprio fino al 2009 aveva diretto artisticamente il Festival. In questo modo viene rispettata una continuità che parte dallo spirito iniziale di Young Jazz fino alle contaminazioni che l’esperienza di Petrella ha garantito attraverso un eccellente lavoro di ricerca e selezione dei migliori artisti e delle migliori formazioni jazz presenti in Europa e non solo.

In questa VIII edizione ospiti del festival saranno quindi ancora musicisti dotati di notevole tecnica, di conoscenza della tradizione, di grande fantasia e passione, con stili personali e alla ricerca costante di nuovi territori musicali e di orizzonti sperimentali in ambito jazzistico e dintorni: molto atteso è il trombettista e compositore americano Dave Douglas & Keystone (24 maggio, ore 21.30, Corte di Palazzo Trinci) e poi, tra gli altri, i giovani pianisti Francesco Grillo (24 maggio, ore 18.00, taverna Rione Ammanniti) e Manuel Magrini (26 maggio, ore 12.00, taverna Rione Ammanniti), la band jazz-rock napoletana degli Slivovitz (25 maggio, ore 18.00, piazza Don Minzoni), il suggestivo duo composto da Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Adriano Viterbini alla chitarra conosciuto come Streetmates (26 maggio, ore 18.00, Palazzo Deli), Giovanni Guidi & The Unknown Rebel Band (il progetto guidato dal giovane pianista folignate andrà in scena il 26 maggio alle ore 21.30 presso la corte di Palazzo Trinci), il tentetto A10A10, nato per celebrare i dieci anni della prestigiosa etichetta Auand Records (25 maggio, ore 21.30, corte di Palazzo Trinci) e l’ormai famosa marching band umbra P-Funking Band, reduce dal successo del concerto del Primo Maggio a Roma (25 e 26 maggio, ore 17.00, centro storico e parco dei Canapè).

Foligno e le sue location, dopo la musica, saranno come al solito le altre grandi protagoniste del Festival. Per l’occasione, vicoli, cortili, piazze, auditorium, taverne e locali commerciali si vestiranno a festa. Come luoghi di Young Jazz saranno riproposti spazi già collaudati e di successo, come l’Auditorium San Domenico, la Taverna del Rione Ammanniti, l’Ostello Pierantoni e il Cortile di Palazzo Trinci, ma si scopriranno anche quest’anno nuovi luoghi interessanti da presentare al pubblico come la Corte di Palazzo Deli, piazza Don Minzoni e il Wine Bar Dieci e Dieci.

Young Jazz, inoltre, continua a ricercare anche lo sviluppo di attività collaterali all’interno del Festival, rimarcando l’essenzialità di interventi socio-culturali e ricreativi per la propria città. Da qui nascono anche quest’anno due “sezioni” del Festival rivolte essenzialmente alla città di Foligno: “Jazz Community” e “Via del Jazz”.

Sempre attraverso la musica jazz, “Jazz Community” si caratterizza come un tuffo nel sociale, dando spazio alla disabilità, all’integrazione e a campagne varie di sensibilizzazione su tematiche sociali. Anche in questa edizione verrà dunque “portata” la musica nel sociale, attraverso appuntamenti, anche qui a suon di jazz, ideati per coinvolgere altrettanti target individuati tra le categorie più svantaggiate o troppo spesso emarginate: i disabili, gli anziani, i bambini, gli stranieri. Così la “musica di tutti” dal linguaggio unico ed universale voluta da Young Jazz, attraverso un incontro tra diverse generazioni e diverse culture darà voce ed unirà l’intera città facendo sentire protagonista ogni persona. All’interno della sezione - realizzata in collaborazione con Avis e Casa dei Popoli - è prevista anche la performance teatrale Giezzisti (23 maggio, ore 21.00, Auditorium San Domenico), momento conclusivo di un atelier teatrale curato dalla compagnia La Società dello Spettacolo e promosso dall’associazione Liberi di Essere in collaborazione con l’Asl 3 dell’Umbria e sostenuto dalla Cassa di Risparmio di Foligno. Un percorso di riabilitazione nell’ambito del disagio mentale, attraverso il teatro come strumento che privilegia e usa le emozioni e il corpo per intervenire sulla sfera cognitiva e comportamentale dell’individuo.

Confermata poi è anche la sezione “Via del Jazz”: via Gramsci, nel cuore del centro storico di Foligno, durante i giorni del Festival viene trasformata ed allestita ad hoc, grazie alle meravigliose location che insistono nella via - è infatti il percorso in cui si trovano la maggior parte delle location della manifestazione - e grazie alla presenza di molte attività commerciali nel settore enogastronomico. Un progetto che quest’anno si è arricchito ancora di più: fino al 22 maggio, infatti, vengono messi a disposizione pass/abbonamenti e biglietti omaggio per i concerti a coloro che acquistano in questi giorni prodotti e merce dai negozianti e commercianti di via Gramsci che aderiscono all’iniziativa. L’iniziativa punta alla costruzione di sinergie tra le attività musicali di Young Jazz e quelle commerciali del centro storico e in particolare di via Gramsci ed è organizzata in collaborazione con Confcommercio, Assessorato allo sviluppo economico del Comune di Foligno e negozi ed attività commerciali aderenti (Civico Cinque, Ocabarocca, Emporio del Gusto, Officina del Gusto, Dieci e Dieci Wine Bar, Molino dei Trinci, Masciotti Camere&Carni).

Proprio in questo percorso è situato anche il punto Ristoro YoungJazz12Rondini ideato per valorizzare e promuovere la cucina e i prodotti del territorio. Il tutto presso la Taverna del Rione Ammanniti, ovvero una delle dieci Taverne della celebre Giostra della Quintana oltre che luoghi simbolo della città di Foligno. Qui, a partire dalle ore 19.30, sarà possibile degustare i prodotti tipici del territorio e ascoltare musica jazz tutte le sere del Festival durante i suggestivi dj set oltre che jam session di giovani artisti che andranno avanti fino a tarda notte. Dalle ore 23.00 “Food at midnight” con servizio di stuzzicheria.

Per valorizzare ancora di più l’incontro tra musica, beni culturali, arte, territorio ed enogastronomia, Young Jazz anche quest’anno sta affiancando i suoi eventi musicali con “Jazz Tour”, un progetto di “Incoming” (www.umbriae.it), nato grazie al contributo della Camera di Commercio di Perugia, al sostegno dell’Assessorato al Turismo della Provincia di Perugia e in collaborazione con l’agenzia di viaggi Brezzatour. La finalità del progetto, attraverso l’ideazione di pacchetti turistici, è quella di promuovere un turismo dell’ "andar per jazz", rendendo ancora più accattivante la proposta musicale rappresentata dall’evento, accompagnandola con proposte che guardano in senso più stretto alla scoperta e alla valorizzazione del territorio, come ad esempio visite museali (in collaborazione con Sistema Museo) e degustazioni in cantina. I destinatari sono indubbiamente quella particolare tipologia di turisti che si muove sulla scia di eventi culturali (che apprezzano quindi la possibilità di fruire di una proposta più completa), ma anche quei turisti meno interessati al jazz, per i quali però la musica potrebbe essere comunque l’occasione per visitare le eccellenze del territorio.

Non mancherà poi il consueto incontro tra il Festival e l’evento Cantine Aperte: a riguardo torna infatti anche quest’anno il “Jazz in Cantina”, con l’iniziativa prevista per l’ultima domenica di maggio. Per l’occasione l’azienda vinicola Scacciadiavoli di Montefalco ospiterà un appuntamento della rassegna jazzistica con il concerto dei Flying Padres (27 maggio, ore 17.00).

E a completare l’offerta dell’VIII edizione del Festival, dopo il successo dei primi due corsi, ci sarà anche il workshop fotografico “Musica da guardare - Fotografare il jazz” curato da Andrea Boccalini, uno dei più giovani ed esperti fotografi musicali in circolazione. Il corso, della durata di cinque giorni (23-27 maggio 2012), sarà diviso in due parti e dedicato sia alla ritrattistica situazionale che alla fotografia di scena. Un laboratorio rivolto a giovani e non, che vogliono avventurarsi nel mondo della “fotografia in eventi culturali” (iscrizioni entro il 22 maggio).

È possibile effettuare prevendite per i biglietti dei concerti attraverso il sito www.youngjazz.it.

Per info: www.youngjazz.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ARTISTI YJ12

 

 

Spettacolo teatrale del 23 maggio – Auditorium San Domenico – h 21.00

Giezzisti

La società dello spettacolo e l’associazione Liberi di Essere per la promozione e la tutela della salute mentale, presentano all’interno di Young Jazz Festival 2012 la performance teatrale Giezzisti. La performance è inserita all’interno di Young Jazz Community, una sezione del festival dedicata alla sfera del sociale, un progetto il cui obbiettivo è quello di includere problematiche come la disabilità e l’emarginazione in un linguaggio unico nella comunità. L’evento, che si svolgerà mercoledì 23 maggio 2012 alle ore 21.00 presso l’Auditorium San Domenico a Foligno, è il momento conclusivo di un atelier teatrale promosso dall’associazione Liberi di Essere in collaborazione con l’Asl 3 dell’Umbria e sostenuto dalla Cassa di Risparmio di Foligno. Un percorso di riabilitazione nell’ambito del disagio mentale, attraverso il teatro come strumento che privilegia e usa le emozioni e il corpo per intervenire sulla sfera cognitiva e comportamentale dell’individuo.

 

 

 

Concerto del 24 maggio – Taverna Rione Ammanniti – h 18.00

Francesco Grillo --- Piano Solo

Il suo nome è ancora per il momento poco noto al grande pubblico, ma il talento del pianista Francesco Grillo è meritevole di grandi palcoscenici. Per lui garantisce il grande Stefano Bollani, suo mentore. Cresciuto in una famiglia di tradizioni musicali, Grillo si è diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Il giovane musicista si cimenta sin da bambino con la composizione ed i suoi primi modelli sono classici. Al tempo stesso ascolta i grandi pianisti di jazz, ed è proprio nell’ultimo decennio che l’approfondimento del jazz e dell’improvvisazione (ricordiamo collaborazioni con Rava, Bollani, Dulbecco, D’Andrea), dà esito ad uno stile compositivo molto personale che attinge da entrambe le tradizioni (classica e jazz) e che mostra una felice integrazione tra mondi all’apparenza lontani. Questa musica complessa e di grande lirismo è presente in tutti i brani originali dell’album “Highball” (2011) nel quale vi sono anche tre duetti con il pianista Bollani. Di prossima uscita è l’album “Otto”, un disco di brani jazz originali con la collaborazione di musicisti straordinari. 

 

 

 

Concerto del 24 maggio – Palazzo Trinci – h 21.30

Dave Douglas & Keystone

Dave Douglas è una figura eterogenea nel panorama musicale contemporaneo, un artista giovane, un trombettista-compositore americano che piace sia al pubblico che alla critica. Un musicista, prolifico ed inquieto, di grande preparazione, che ha saputo fondere in modo convincente la tradizione jazzistica con echi che vanno dai grandi maestri classici fino alla musica folk balcanica ed elettronica. Le sue sperimentazioni lo portano a suonare sia in formazioni insolite sia in organici più tradizionali come il gruppo jazz che si esibisce in questa occasione, la mitica band dei Keystone, una delle più consolidate nella sua variegata carriera, che lo segue nei suoi progetti di natura elettrico-elettronica basati sul sound di rhodes, basso elettrico e dj. Venuto alla ribalta sulla scena musicale newyorkese alla metà degli anni ’80, tra le collaborazioni rilevanti di Douglas come performer si segnalano quelle con Bill Frisell, Joe Lovano, Uri Caine e Anthony Braxton. Come sideman è stato tra l’altro partner di John Zorn per i progetti Masada e Bar Kokhba.

 

Dave Douglas: trumpet

Marcus Strickland: tenor Sax

Adam Benjamin: fender rhodes

Brad Jones: bass

Gene Lake: drums

Geoff Countryman: electronics, mojo

 

 

 

Concerto del 25 maggio – Palazzo Trinci – h 21.30

A10A10 --- Auand 10th Anniversary 10tet

Sono in dieci, hanno percorsi artistici molto diversi ma un legame in comune: l'aver registrato con Auand Records. A10A10 (Auand 10th Anniversary 10tet), lo strepitoso tentetto che lo scorso novembre ha incantato al debutto il pubblico newyorkese, arriva finalmente in Italia e per l’occasione sarà ospite di Young Jazz. La formazione riunisce alcuni tra i migliori artisti della Auand Family ed è stata creata appositamente per un evento speciale: i dieci anni dell'etichetta di Marco Valente. Il territorio comune per i dieci artisti, scelti fra gli improvvisatori più innovativi del momento, è composto esclusivamente da brani originali prodotti dall'etichetta, che proprio nel 2011 è stata premiata dal MEI per la sua capacità di proporre un sound sempre nuovo, fresco e pronto al confronto. A10A10 è una formazione in costante trasformazione, sempre fedele alla ricerca di un suono innovativo e soprattutto capace di accogliere nuove idee, con la presenza di un ospite d'eccezione diverso ad ogni esibizione.

 

Francesco Lento: tromba

Andrea Ayassot: sax contralto

Francesco Bigoni: sax tenore

Emanuele Cisi: sax tenore

Beppe Scardino: sax baritono e clarinetto basso

Francesco Diodati: chitarra

Gabrio Baldacci: chitarra baritono

Giancarlo Tossani: piano fender rhodes

Francesco Ponticelli: contrabbasso e basso elettrico

Ermanno Baron: batteria

 

 

 

Concerto del 25 maggio – Piazza Don Minzoni – h 18.00

Slivovitz

Da Napoli all'etichetta newyorkese Moonjune, con la quale hanno pubblicato il loro secondo album e primo release su portata più ampia, la storia degli Slivovitz è quella di una band che porta nel mondo la tradizione del migliore jazz-rock italiano. La loro musica parte dalle radici del jazz-rock e del progressive partenopeo, in cui brillarono nomi come quelli di Osanna e Napoli Centrale, per traghettarle verso contaminazioni nuove, etniche, mediorientali. Nati a Napoli nel 2001, sono una band tutta italiana di sette elementi. Con influenze che vanno dalle esplosioni rumorose alla John Zorn all'ironia Zappiana, dal jazz-rock di Canterbury al jazz più classico, gli Slivovitz caratterizzano parte della loro musica con l'incursione di elementi mediorientali, kletzmer, gitani. Arrangiamenti garbati e gusto per la melodia distinguono alcuni dei loro temi migliori. Tutti brani originali e altri elementi in linea con la loro napolitanità (suoni caldi, esecuzioni espressive, l'incursione di testi in napoletano) completano il quadro di un ottimo album, e creano grande attesa per il prossimo, in uscita entro l’estate.

 

Domenico Angarano: basso

Salvatore Rainone: batteria

Marcello Giannini: chitarra

Ciro Riccardi: tromba

Derek Di Perri, armonica

Pietro Santangelo: sassofono

Riccardo Villari: violino

 

 

 

Concerto del 26 maggio – Taverna Rione Ammanniti – h 12.00

Manuel Magrini --- Piano Solo

Manuel Magrini (21 anni) è un giovanissimo talento del pianoforte. Nato ad Assisi, classe 1990, proviene da una famiglia di musicisti. Attualmente frequenta il nono anno del conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, ma Manuel ha suonato già in rassegne importanti della scena jazz italiana come il festival di Villa Celimontana, la Casa del Jazz di Roma e il Bologna Jazz Festival ed ha vinto come solista anche numerosi concorsi di musica classica, jazz (1° premio al IV Concorso Nazionale Nuovi Talenti jazz di Treviglio collegato con Bergamo Jazz e 3° premio al concorso JazzUp di Viterbo) e pop (1° premio al concorso Rai Demo 2010 come strumentista e coarrangiatore nel gruppo di Tom Bangura). Scopre il fascino della composizione già da bambino e incide due cd di proprie composizioni: "Latte e Musica" (2004) e "Datemi un metronomo che mi misuro la febbre" (2005). Si interessa presto alla musica jazz e inizia a studiarla ed approfondirla seguito dal maestro Ramberto Ciammarughi. Manuel ha già collaborato con musicisti storici della musica italiana e jazzisti famosi come Ares Tavolazzi, Ellade Bandini, Fabio Zeppetella e John Arnold.

 

 

 

Concerto del 26 maggio – Palazzo Deli – h 18.00

“Streetmates” --- Enzo Pietropaoli / Adriano Viterbini 

La passione, l’inventiva, il sentimento. Il fuoco, ma anche la melodia. L’incontro tra Enzo Pietropaoli e Adriano Viterbini (già chitarra e voce di Bud Spencer Blues Explosion e Black Friday) è un intenso respiro, un’esperienza di condivisione musicale cercata da tempo ma nata per caso, in una piazza del rione Testaccio. L’incontro fortuito, pur mettendo in relazione due musicisti che appartengono a generazioni apparentemente differenti, produce immediatamente frutti inaspettati, e “scocca la scintilla” con la nascita del progetto “Streetmates”. Enzo suona jazz fin dagli anni settanta, ma non nasconde le sue radici rock blues, la chitarra di Adriano si muove magistralmente su quel territorio. Per questo il contrabbasso di Enzo Pietropaoli e la chitarra di Adriano Viterbini insieme funzionano. L’indole “emozionale” comune a entrambi viene espressa con naturalezza e diventa la cifra stilistica del duo. Alle matrici antiche del blues, del soul e del rock aggiungono innovazioni senza supplemento di retoriche citazioni. Ma i livelli multipli di interazione tra i due si sublimano anche nei brani originali composti per l’occasione.

 

Enzo Pietropaoli: contrabbasso

Adriano Viterbini: chitarra, dobro

 

 

 

Concerto del 26 maggio – Palazzo Trinci – h 21.30

Giovanni Guidi & The Unknown Rebel Band

“Unknown rebel” è un percorso, una suite sulla libertà, su tutte le libertà. Quella delle grandi rivoluzioni a cui presero parte migliaia di uomini, ribelli sconosciuti, volti senza carta d’identità, quelli che nel più completo anonimato la storia la fanno veramente. Ed è intorno a questi uomini che si muove il progetto ideato dal giovane pianista di Foligno Giovanni Guidi, ormai considerato un grande talento del jazz italiano e non solo: raccontare attraverso la musica queste storie di straordinaria libertà, lo spirito di ribellione e giustizia che attraversa e muove i popoli (il racconto musicale va dalla liberazione d’Italia, alla Primavera di Praga, attraverso i desaparacidos argentini, le lotte anticolonialiste in Sudafrica ed Algeria, la rivolta di Piazza Tien an Men e la guerra civile spagnola del ’39). Musica che diventa un gioco dell'oca della resistenza e della liberazione, raccontato metaforicamente attraverso coloro che ne hanno fatto parte e che non conosceremo mai. Al progetto partecipano altri nove giovani musicisti, tra i più interessanti talenti che la scena musicale italiana (e non solo) abbia visto negli ultimi anni. La musica composta dallo stesso Guidi, arricchita dagli arrangiamenti del sassofonista Dan Kinzelmann, si muove sui grandi riferimenti orchestrali degli anni sessanta e settanta, dalla Liberation Music Orchestra di Charlie Haden all’orchestra di Carla Bley, attraverso i temi celebri che hanno accompagnato i grandi movimenti. Grande energia, splendidi assoli, sempre all'interno di una logica drammaturgica che fa dell'insieme dei brani proposti una piccola ma affascinante suite.

 

Fulvio Sigurtà: trumpet, flugelhorn

Mirco Rubegni: trumpet, flugelhorn

Daniele Tittarelli: alto sax

Dan Kinzelman: tenor sax

David Brutti: baritone sax

Filippo Vignato: trombone, tuba

Giovanni Guidi: piano

Giovanni Maier: double bass

Joao Lobo: drums

 

 

 

Concerti del 25 e 26 maggio – Centro storico – h 17.00

P-Funking Band

La P-Funking Band nasce a Perugia dalla passione comune di un gruppo di giovani musicisti di estrazione artistica diversa, che hanno deciso di dare vita ad una marching band che unisce nelle sue performance musica e movimento: una miscela esplosiva di funk, disco music, jazz, rhythm’n’blues e soul rivisitata in chiave marching, a cui si sommano le coreografie a cui partecipa tutta la band. Forti di un'intensa attività live che l'ha vista protagonista in questi anni di una lunga serie di concerti in tutta Italia e non solo, la band ha realizzato “1D22”, un primo album ufficiale che non è una semplice fotografia in studio dell'energia live dei funkers, ma che miscela brani inediti e pezzi più conosciuti del repertorio della P-Funking Band, unendo funk, soul e rhythm’n’blues con incursioni nel rap e nel jazz. Tante e prestigiose le collaborazioni che impreziosiscono la prima “fatica” in studio della P-Funking Band, da Andrea Giuffredi (già prima tromba di Ennio Morricone) a Monica Hill, passando per il rapper inglese Lee N, con cui la band ha registrato, negli studi di Londra, il brano “World come together”.

 

Riccardo "Magister" Giulietti: tromba, direzione & arrangiamenti

Matteo "Ciancameal" Ciancaleoni: tromba

Giulio "Xeno" Brandelli: tromba

Lorenzo "Channel" Cannelli: tromba

Sauro "Esaurito" Truffino: sax alto

Andrea "Rambo" Maggio: sax alto

Lorenzo "Pompa" Busti: sax tenore

Riccardo "Buss" Bussetti: sax tenore

Antonio "Tony" Picano: trombone

Andrea "Gobbio" Angeloni: trombone

Daniele "Maggio" Maggi: trombone

Mauro "Scopetta" Mazzieri: susafono

Stefano "Silfio" Silvi: sax baritono

Francesco "Pirellone" Fioriti: sax baritono

Federico "Mac" Ortica: rullante

Federico "Trino" Trinari: cassa

Roberto "Master" Gatti: percussioni

Michele "Mikefonda" Fondacci: percussioni

Filippo "Johnny" Radicchi: piatti

 

 

 

Concerto del 27 maggio – Cantina Scacciadiavoli – h 17.00

The Flying Padres

Un incontro-scontro tra alcuni membri di "El Gallo Rojo" - uno dei collettivi di musica creativa più esplosivi della penisola - e la musica della band di New Orleans che ha forgiato il linguaggio del funk. Guidati da Piero Bittolo Bon, sassofonista tra i più apprezzati della scena italiana questa volta in veste di bassista elettrico, The Flying Padres esplorano i meandri più nascosti dei brani dei Meters anche con mezzi non convenzionali, senza però mai perdere di vista l'immediatezza ed il groove che li rendono unici. Un progetto/tributo originale e creativo che vede al fianco di Bittolo Bon, Nelide Bandello alla batteria, Alfonso Santimone alle tastiere e all'eletttronica, Enrico Terragnoli alla chitarra e al podophono.

 

Enrico Terragnoli: chitarra, podophono

Alfonso Santimone: tastiere, elettronica

Piero Bittolo Bon: basso elettrico

Nelide Bandello: batteria

 

 

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