Il premio nazionale è annualmente rivolto a ricercatrici italiane under 35 anni che propongono progetti di ricerca nel campo delle scienza della vita e della materia. La commissione, presieduta dal professor Umberto Veronesi e composta da una giuria di esperti, ha assegnato per l’anno 2012 cinque borse di studio da 15 mila euro ciascuna, per lo svolgimento dell’attività di ricerca per un periodo di 10 mesi.
Il premio verrà consegnato il prossimo 21 maggio 2012 con una cerimonia ufficiale che si svolgerà nella Sala di Rappresentanza dell’Università di Milano alla presenza di autorità del mondo scientifico e politico italiano.
La dottoressa Elena Fortunati, laureata in Ingegneria dei Materiali all’Università degli Studi di Perugia, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Nanotecnologie dei Materiali svolgendo, tra l’altro, periodi di formazione all’estero presso la KTH - School of Chemistry and Polymer Technology Departement Division of Biocomposites di Stoccolma – Svezia e presso el Departamento de Quimica Analitica de la Universidad de Alicante – Spagna.
Il progetto presentato s’intitola “Progettazione, sviluppo e caratterizzazione di materiali nanostrutturati intelligenti capaci di modulare la risposta e il differenziamento delle cellule staminali” da condurre a Terni presso il Gruppo di ricerca di Scienza e Tecnologia dei Materiali, diretto dal professor Kenny. Ha la finalità di progettare nuovi biomateriali intelligenti, con proprietà modulabili, al fine di selezionare un supporto polimerico con proprietà capaci di condizionare la risposta di cellule staminali per applicazioni nel settore dell’ingegneria tissutale, dei materiali antibatterici e delle applicazioni terapeutiche.
Lo studio della Fortunati ha lo scopo di sviluppare la caratterizzazione di matrici bioartificiali, da utilizzare nella generazione o riparazione di tessuti, consistenti in supporti ingegnerizzati nanocompositi a base di polimeri alifatici biodegradabili sintetici (acido polilattico (PLA), acido poliglicolico (PGA), polyvinilalcool (PVA)) e naturali (collagene, chitosano, acido ialuronico). La ricerca si baserà quindi sullo studio di materiali nanocompositi risultanti da miscele di polimeri sintetici e polimeri naturali con nanostrutture organiche ed inorganiche (nanostrutture di carbonio, come nanotubi di carbonio, nanofibre di carbonio e ossido di grafene, nanoparticelle metalliche, idrossiapatite, cellulosa, ecc) al fine di modulare in modo mirato proprietà funzionali come quelle elettriche, meccaniche, termiche e topografiche dei sistemi considerati al fine di favorire l’adesione, la proliferazione ed il differenziamento delle cellule staminali.