Il degrado ambientale e il mancato rispetto per la natura hanno superato ogni limite di sopportazione per la presenza del più grande polo petrolchimico Italiano che,nato negli anni 50 col presupposto di portare sviluppo e occupazione si è rivelato un inganno a discapito della popolazione locale. A tutt' oggi all'ufficio di collocamento di Augusta risultano iscritti più di 7.000 disoccupati, mentre si fanno sempre più numerosi i decessi per cancro dovuti all'inquinamento prodotto delle raffinerie.

Un gruppo di disoccupati, esasperati per via delle loro precarie condizioni di vita hanno pensato opportuno di organizzarsi in un comitato al fine di far valere i loro diritti presentando le proprie richieste al primo cittadino.