(ASI) “Occorre mettere in campo al più presto strumenti orientati all’accelerazione delle tempistiche processuali, la cui attuale lentezza è uno dei principali fattori che blocca la competitività del nostro Paese”.
Lo dichiarano in una nota i segretari nazionali dell’Ugl Intesa Funzione Pubblica, Paola Saraceni e Francesco Prudenzano, aggiungendo che “anche alla luce dell’attuale dibattito sul mercato del lavoro, emerge l’urgenza di favorire il processo di semplificazione della giustizia, informatizzando i sistemi ed eliminando l’eccessiva burocrazia”.
“La giustizia nel nostro Paese continua a camminare con un passo troppo lento, – prosegue la nota – facendoci condannare da Strasburgo a pene pecuniarie ingenti che potrebbero invece essere evitate se ci fosse un intervento concreto, forte e condiviso, proiettato a ridurre l’eccessiva durata dei processi”.
“Da anni lamentiamo la mancanza di mezzi e la disorganizzazione, elementi che ci fanno identificare come il fanalino di coda in Europa sulla tempistica dei processi. Una situazione del genere – conclude la nota – non è più accettabile”