Nello Swaziland - racchiuso tra il Sudafrica ed il Monzambico con una popolazione di circa 1.1 milioni di persone, di cui il 76% vive in zone rurali e il 43% sotto la soglia di povertà - l’acqua potabile è disponibile solo per il 33% delle popolazioni delle aree rurali, per le quali fiumi e sorgenti non protette rappresentano la principale fonte di approvvigionamento idrico. Anche la copertura sanitaria è bassa e nelle zone rurali raggiunge solo il 59% della popolazione causando malattie soprattutto nei bambini e forte è qui l’impatto dell’AIDS.
La prevalenza di molte malattie nel paese è causata dalla scarsa qualità dell’acqua, dalla contaminazione dell’ambiente e da scarse pratiche igieniche, problemi che sono al centro dell’intervento di cooperazione del COSPE presentato oggi all’Amministrazione comunale, “allo scopo - ha detto la signora Ntshalintshali - di poter gettare le basi per nuove collaborazioni su questo fronte, ma anche in altri settori. Tra questi uno che costituisce la sfida dello sviluppo di questo Paese per il 2020: i trasporti.”
Il sindaco Carancini, nel dare il benvenuto agli ospiti, si è detto felice di questo incontro che va nella direzione di aprire relazioni di conoscenza e collaborazione con nuovi Paesi, sottolineando come il diritto per tutti i popoli di disporre dell’acqua, comporti anche la responsabilità per i cittadini dei paesi più ricchi di avere cura e salvaguardare questo bene prezioso.
Il Paese - ha spiegato la rappresentante del Ministero dello Swaziland - mira a garantire al 100% della popolazione l’accesso all’acqua attraverso un intervento integrato di fornitura di acqua potabile, servizi igienici e miglioramento della consapevolezza e delle capacità gestionali delle comunità. Il progetto COSPE prevede la protezione delle sorgenti anche attraverso la formazione sulla importanza di corrette pratiche igieniche e su come modificare le proprie abitudini per mantenerle pulite, nonché l’installazione di pompe manuali per la raccolta delle acque piovane e da sorgente. (ap)
Nella foto: momenti dell’incontro in Comune