(ASI) Il Consiglio dei ministri nei giorni scorsi su proposta del premier Mario Monti ha deciso che per il sindacalista Placido Rizzotto saranno funerali di Stato.
Una notizia presa molto favorevolmente dal mondo della cultura, della politica, della cittadinanza attiva. Una presa di posizione forte da parte di tutta la società che chiedevano a gran voce un gesto per ricordare a 64 anni dai ritrovamenti dei resti di Placido Rizzotto e, tramutare questo gesto nel celebrare i solenni funerali di Stato per una persona che si è battuta per una vita per i diritti dei cittadini e che aveva osato sfidare la mafia dei latifondisti.
Il corpo del giovane Rizzotto ricordiamo, fu gettato e trovato in una fossa nella località di Rocca Busambra nei pressi di Corleone.
L’ostinazione dei parenti del sindacalista negli anni fu premiata fino alla scoperta dei resti del povero Rizzotto. Nel 2009 poi, per avere la certezza che quelli rinvenuti fossero i resti fu fatta la comparazione del dna con un uno dei familiari, la risposta diede esito positivo.
Il corpo era di Placido Rizzotto. Alla notizia dei funerali di Stato molti sono stati i commenti del panorama politico, sindacale e della famiglia stessa.
Il nipote in una nota ha detto: “Sono contento, fino a qualche anno fa ciò era impensabile, sono anche sorpreso per la grande celerità nel prendere la decisione. Questo fa capire - continua il nipote - che Rizzotto è ormai diventato un simbolo per tutta l’Italia e non solo per noi familiari e il sindacato”.
Soddisfatta il Segretario della Cgil Susanna Camusso che dice: “Grande apprezzamento”, mentre il segretario del Pd Pierluigi Bersani dice: “Contento e orgoglioso”; il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto: “Questo è un modo per restituire alla memoria collettiva l’esempio di un uomo che ha pagato con la vita la propria battaglia contro l’illegalità e le vessazioni dei latifondisti”.
Davide Caluppi-Agenzia Stampa Italia