(ASI) Sono 60 le ordinanze di custodia cautelare eseguiti oggi dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli relative alle indagini sul gruppo Ragosta accusato di riciclare i proventi del clan camorrista Fabbrocino. Nell'operazione, che ha portato al sequestro di beni pari ad oltre un milione di euro, sono stati coinvolti ben ventotto funzionari pubblici tra cui sedici giudici tributari.
"I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, coordinati dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, stanno eseguendo 60 misure cautelari personali e reali nei confronti di esponenti di un noto gruppo imprenditoriale campano con interessi sull'intero territorio nazionale, professionisti e funzionari pubblici ritenuti responsabili di reati che vanno dal concorso esterno in associazione camorristica e reimpiego di proventi illeciti sino alla corruzione in atti giudiziari ed al falso in atto pubblico". Così si legge nel comunicato diffuso dalla Guardia di Finanza che riassume la brillante operazione.
"Le indagini- continua la nota- eseguite dalle fiamme gialle del Nucleo Polizia Tributaria di Napoli hanno fatto emergere un sodalizio criminale composto da esponenti di spicco di un clan camorristico, egemone nell'area nolana e vesuviana, imprenditori operanti nei settori della commercializzazione dei metalli ferrosi, della compravendita immobiliare e della gestione di alberghi e funzionari pubblici in servizio presso uffici giudiziari e tributari della campania. Nello specifico sono state eseguite 22 ordinanze di custodia in carcere, 25 ai domiciliari e 13 divieti di dimora nel comune di Napoli nei confronti di altrettanti soggetti di cui ben 28 funzionari pubblici, sottoponendo a sequestro, in tutta italia, conti correnti, attività finanziarie, quote societarie, terreni, fabbricati ed autovetture, per un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro".