(ASI) Con l’inizio del 2012 non ci siamo certi fermati nel viaggio delle “caste” dei privilegiati. Abbiamo fatto i conti, e che conti, al potente Consiglio Superiore della Magistratura.
Nonostante la dieta “Monti”, il Csm è il più florido in Europa. Niente dieta allora, si continua con il solito menù.
Palazzo Dè Marescialli, cioè la residenza del Consiglio Superiore della Magistratura costa ai contribuenti la bella somma di 35 milioni di euro all’anno per lavorare solo 12 giorni al mese. Svisceriamo bene i numeri.
24 sono i consiglieri, cui vanno aggiunti 2 di diritto e cioè il Primo Presidente e Procuratore Generale della Cassazione, 18 sono i magistrati togati, 8 i laici.
Un lavoro ben remunerato visto i giorni effettivi di lavoro che svolgono. Lavorano 4 giorni a settimana, dal lunedì al giovedì. Tre settimane al mese, la quarta è detta “bianca”: risultato 12 giorni al mese con vitalizi, auto blu, benefit vari.
La sede del Csm, Palazzo Dè Marescialli, è una struttura molto imponente. Conta all’interno 270 persone così ripartite: 144 funzionari con mansioni varie e di diverso livello, 19 magistrati segretari fuori ruolo, 22 gli uscieri, 64 autisti, 24 gli assistenti dei singoli componenti del Csm.
Senza contare il numero di persone retribuito da altre pubbliche amministrazioni. Il parco auto invece è stato ridotto da 31 a 23 autovetture, tutte di lusso, come la Maserati del Vice Presidente del Csm Michele Vietti (UdC).
Potevano mancare gli stipendi d’oro? No. Il più alto è quello del Vice Presidente con i suoi 305 mila euro all’anno e dei due membri della Suprema Corte.
C’è poi l’antico vizio di accumulare più stipendi, è quello dei membri togati che allo stipendio originario (4.600-6-500 al mese) includono un altro assegno che varia dai 3.500 ai 4.600 mensili per quanto concerne gettoni di presenza in commissioni.
Le altre voci, i famosi rimborsi, prevedono un rimborso per l’alloggio per coloro che vengono da fuori di 209 euro al giorno. Si parla di netto. L’indennità di missione giornaliera viaggia tra i 200 e i 300 euro.
Palazzo Dè Marescialli fa gola a molti magistrati. Soprattutto in termini economici e di carriera. Un magistrato di sponda laica percepisce 111 mila euro netti l’anno, tenendo conto se questi sono professori universitari.
Questi se fuori ruolo hanno uno stipendio di 7.000 euro mensili, tanto quanto un Presidente di sezione della Cassazione. Con una particolarità: l’ateneo continua a pagare il compenso originario dal professore mentre il Csm paga il resto.
Alla scadenza della carica poi le strade sono due in sostanza: o tornare ad esercitare la professione universitaria o la pensione.
09-01-2012 Davide Caluppi