(ASI) Roma - "Cina, Gran Bretagna, Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Oman, Hong Kong, Sud Africa, Slovacchia, Grecia, Argentina e Bahrain, sono questi i team USAR (Urban Search and Rescue) che su incarico dell'ONU sono coordinati dai vigili del fuoco italiani per i soccorsi ad Antiochia" questo è un riconoscimento importante per i professionisti del soccorso – i Vigili del fuoco Italiani - anche all'interno del Meccanismo di Protezione Civile dell'UE.
Così Fernando Cordella Presidente del Sindacato ANPPE Vigili del Fuoco.
La struttura di coordinamento italiana, supportata nell'incarico da Cina, Gran Bretagna e Oman, stà provvedendo a inviare sui siti di intervento i team in base alle priorità scaturite dalla lettura di dati e informazione raccolte. Un sistema che consente di rendere più efficiente ed efficace l'azione di soccorso, con l'obiettivo di salvare più vite umane possibile. Il centro di coordinamento di settore SCC è insediato all'interno del campo base dei vigili del fuoco a Hatay.
Essere il perno delle operazioni USAR, in un terremoto con un bilancio di circa 29.000 vittime – prosegue Cordella - rappresenta un esempio straordinario di servizio, nonostante in ogni momento, ogni Vigili del Fuoco, di qualsiasi Paese che ha offerto la disponibilità di aiuto, mette a rischio la propria incolumità per la sicurezza e la vita degli altri.
Il riconoscimento di organismo di coordinamento in ambito ONU è esempio di orgoglio nazionale – conclude Cordella – scaturito purtroppo dalla forte esperienza acquisita nei terremoti che hanno colpito il nostro Paese, che li ha visti sempre protagonisti degli aiuti.