(ASI) Roma - “Le zone umide rappresentano per il nostro Paese un grande elemento di biodiversità: la tutela di paludi e acquitrini è una delle missioni fondamentali per la comunità internazionale nell’ambito della battaglia globale contro i cambiamenti climatici e l’inquinamento.
Si tratta di aree e di luoghi di considerevole bellezza che possono alimentare un settore, come quello dell'eco-turismo, in forte crescita non solo nei parchi e nelle aree protette, confermando che il piacere di visitare lo spettacolo della natura, di cui l’Italia è ricchissima, può rappresentare anche un volano di sviluppo economico”. Lo dichiara il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, in occasione della Giornata internazionale delle zone umide.
Più in dettaglio, la Giornata delle zone umide si celebra ogni anno per ricordare la firma, il 2 febbraio del 1971, della “Convenzione di Ramsar”, dal nome della città iraniana in cui venne siglato il documento che è stato sottoscritto da 172 Paesi e comprende un elenco di oltre 2.400 zone umide di importanza strategica internazionale che coprono oltre 250 milioni di ettari nel mondo.
In Italia sono 66 le zone umide ricomprese nella convenzione Ramsar e si trovano non solo all’interno dei Parchi Nazionali e Regionali, ma anche in molti siti della Rete Natura 2000.
Per questa giornata del 2023 è stato scelto il tema: “È il momento del ripristino delle zone umide – Rivitalizzare e ripristinare le zone umide degradate”. Un impegno che a livello centrale e locale l’Italia avverte con particolare attenzione e al quale sono stati dedicati e saranno dedicati eventi e interventi anche nell’ambito del PNRR. Per saperne di più: https://www.mase.gov.it/pagina/zone-umide-di-importanza-internazionale-ai-sensi-della-convenzione-di-ramsar