(ASI) Il 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni è entrato nella fase finale, soprattutto per i comuni che devono concludere le operazioni al 31 dicembre, ovvero quelli al di sotto dei 20 mila abitanti. In questi ultimi sono oltre 10 milioni 300 mila i questionari restituiti, pari all'88,3% di quelli previsti.
I piccoli comuni più virtuosi sono quelli della Valle d'Aosta, in cui risulta riconsegnato il 94% dei questionari. Seguono quelli friulani (93,7%), marchigiani (92,8%) e lombardi (92,6%). Più lenti invece nella restituzione i comuni della Calabria (81,7%), del Lazio (81,8%), della Sicilia e della Campania (82,8%).
Nei comuni con meno di 20 mila abitanti è importante che i cittadini si affrettino a restituire il questionario compilato, scegliendo una delle tre modalità previste (web, centri comunali di raccolta, uffici postali). A partire dal 1° gennaio 2012, infatti, per i cittadini residenti in questi Comuni non sarà più possibile compilare on line il questionario, a meno che non sia stata già iniziata la compilazione, né riconsegnarlo agli uffici postali. Tuttavia, i centri comunali di raccolta resteranno ancora aperti per le operazioni di completamento e chiusura. Inoltre, i rilevatori potranno ultimare le operazioni rimaste in sospeso anche dopo la scadenza del 31 dicembre.
Fra i comuni di medie e grandi dimensioni, dove le operazioni di raccolta continueranno invece per alcune settimane, Siracusa figura in cima alla graduatoria con l'87,9% di questionari restituiti, seguita da Monza (84,6%), Brescia e Prato (84,1%). Fanalini di coda risultano Messina (56,3%), Roma (59,4%), Reggio Calabria (59,6%) e Latina (59,7%).
Anche nei Comuni medio-grandi tuttavia è necessario accelerare la riconsegna dei questionari. La restituzione via web è la più rapida per i cittadini e la più utile per gli organi di Censimento, considerata la maggiore complessità delle operazioni a loro carico.
La sanzione per chi non restituisce il questionario scatterà soltanto nel caso in cui sia stata accertata la volontà di non rispondere o di fornire risposte mendaci, ma è importante ricordare che la mancata partecipazione dei cittadini al Censimento comporterà la loro cancellazione dalle liste anagrafiche.