(ASI)Treviso – Sigilli al centro tamponi dell’aeroporto Canova di Treviso. I carabinieri del Nas, nella mattinata di giovedì 27 gennaio, hanno difatti apposto i sigilli alla struttura mobile gestita dalla società privata Set (Servizi emergenza sanitaria) collocato nel parcheggio D dello scalo trevigiano.
L’esito del controllo è stato sorprendente, in quanto è emerso come la struttura fosse sprovvista dell’autorizzazione sanitaria per operare, rilasciata dall’Ulss 2 della Marca trevigiana. Di conseguenza, è scattata la chiusura immediata dell’area ed il sequestro preventivo. Il servizio che garantiva tamponi rapidi e molecolari dal lunedì alla domenica sia in modalità drive-in che ordinaria, tramite prenotazione per i comuni cittadini e con accesso diretto per i passeggeri in partenza o in arrivo allo scalo, ora è temporaneamente sospeso. Secondo quanto emerso, il sequestro sarebbe avvenuto poiché la società non avrebbe chiesto all'Ulss l'autorizzazione necessaria per svolgere attività sanitaria sul territorio comunale trevigiano. Questa procedura, che la società aveva seguito puntualmente per l’Aeroporto di Verona, non è stata ottemperata anche per il Canova di Treviso. Difatti, la normativa esige un’autorizzazione valida per ogni singolo aeroporto, e non una cumulativa.
L’irregolarità, meramente amministrativa, non mette in dubbio la validità del servizio, ma può legittimamente far dubitare sulla regolarità di ogni attività che gestisca strutture che offrono una attività sanitaria così importante in questo momento pandemico.
Ora la società, per regolarizzare la propria posizione, dovrà richiedere all’Usl della Marca trevigiana la relativa autorizzazione amministrativa. Solo in possesso di essa potrà avvenire il dissequestro dell’area ed il ripristino del normale attività.
Si precisa comunque che all’interno dello scalo trevigiano opera anche un altro presidio, gestito dall’azienda sanitaria, perfettamente in regola. Si tratta del Covid Ponti dell’Ulss che ha intercettato in questi mesi i viaggiatori positivi provenienti da diverse nazioni.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia