(ASI) Lo chiamano “il ladro silenzioso della vista” perché spesso viene scoperto per caso, quando ha già provocato gravi lesioni alla vista, anche non reversibili. E’ il glaucoma, patologia che continua ad essere la più importante causa di cecità nel mondo occidentale.
La più frequente forma di glaucoma (detto primario ad angolo aperto) è, infatti, per lo più asintomatica, ad andamento lento, ma inesorabile e viene spesso riscontrata in occasione di una visita oculistica magari fatta per tutt’altri motivi.
Se non diagnosticato in tempo e se non curato a dovere, potrebbe causare seri danni alla vista e, in alcuni casi, ipovisione e cecità. meccanismi attraverso i quali si sviluppa un glaucoma sono ancora in parte sconosciuti. La ricerca ha individuato numerosi fattori di rischio che si associano alla malattia, tra cui si segnalano, in particolare, la pressione oculare elevata, l’età, l’etnia, la familiarità/ereditarietà, la miopia, lo spessore corneale centrale e fattori vascolari.
Se ne parlerà sabato 3 dicembre, con inizio alle ore 9, presso le Aule della Facoltà di Medicina e Chirurgia in un corso organizzato dal prof. Carlo Cagini, direttore della Clinica Oculistica dell’Ospedale S.Maria della Misericordia dal titolo :“Strategie a confronto per migliorare la prognosi del glaucoma”,. Al convegno parteciperanno importanti esperti della disciplina provenienti dai principali centri italiani.
Presso la Clinica Oculistica di Perugia è da anni attivo il Centro Glaucoma, diretto dalla dott.ssa Alessandra De Carolis. Un centro altamente specializzato nella diagnosi e nella terapia delle varie forme di glaucoma.
L’esperienza sviluppata nel tempo dal Centro dell’Ospedale di Perugia verrà quindi messa a confronto con quella degli altri relatori. In particolare, il convegno ha lo scopo di fare il punto sull’identificazione dei fattori di rischio nella progressione della malattia, sulle possibilità attuali per migliorare la prognosi visiva e sulle migliori possibilità terapeutiche mediche e chirurgiche da offrire ai pazienti affetti da questa grave malattia.