URITAXI Umbria. Martedì 21 luglio ore 14 ,30 Sit in protesta Txi-N.C.C. in Piazza Italia
Riportiamo il comunicato
(ASI) Dal giorno del primo isolamento (lockdown) imposto dal governo, con il blocco di tutti gli spostamenti non essenziali si è venuto a verificare uno stallo quasi completo del servizio, seppure la finalità di servizio essenziale non ha completamente bloccato i taxi, i quali con tutte le restrizioni del caso hanno comunque garantito gli spostamenti essenziali richiesti soprattutto per supermercati, farmacie e ospedali,
ma CON UN CALO EFFETTIVO DEL LAVORO VICINO AL 97%.
I taxi in servizio durante l'isolamento (lockdown) lo hanno fatto per spirito di dovere, rispondendo alle richieste di persone anziane, sole o portatrici di handicap, che erano le più in difficoltà molte volte offrendo gratuitamente i servizi, si sono registrate molti giorni dove taxi in servizio hanno chiuso la giornata con zero corse.
L'attuale situazione dopo le riapertura post l'isolamento (lockdown) registra una flessione del lavoro vicina all’ 80% rispatto allo stesso periodo dello scorso anno, tale flessione secondo le nostre stime si abbasserà gradualmente, ma per tutto l'anno in corso resterà abbondantemente sotto al 50%.
Per quello che riguarda i piccoli centri della Regione la situazione è anche peggiore, per mesi non si sono avute richieste e attualmente si registrano poche corse nell'intero arco della giornata.
A carico dei titolari sono rimaste in essere tutte le spese di gestione: gasolio, INPS, Inail, tasse, assicurazioni RC auto, assicurazioni vita e integrative, quote di cooperativa e servizio radiotaxi, manutenzione mezzi alle quali si sono aggiunte quelle di pulizia e sanificazione straordinaria, acquisto DPI, e divisori anti covid, nonché le spese private di gestione familiare.
A questo si è aggiunta la difficoltà nella sospensione dei mutui e dei leasing dei mezzi che in molti casi non è stato possibile sospendere e che a settembre ripartiranno!!
COSA CHIEDIAMO E PERCHÉ
1) contributi a fondo perduto, in integrazione a quelli erogati dallo Stato( come hanno disposto molte altre regioni), da destinare alle aziende artigiane o più specificatamente al TPnL, contributi che vadano a coprire almeno in parte le spese di gestione.
2) rimodulazione delle restrizioni sul limite degli occupanti delle autovetture pubbliche, attualmente il limite è imposto in massimo due pax per vettura ( anch'esso fatto in altre regioni).
3) emanazione di voucher da distribuire ai turisti che soggiorneranno negli alberghi della nostra Regione e alle fasce di popolazione più debole e che hanno necessità di spostamenti per cura o bisogno. I voucher avrebbero una tripla finalità: sostenere il TPnL, favorire lo spostamento turistico rendendo le città Umbre più appetibili verso altre mete, e favorire la mobilità di soggetti deboli che in condizioni normali non avrebbero possibilità di accesso economico al servizio.
4) agevolazioni per la sostituzione di mezzi inquinanti con auto nuove a basso impatto ambientale (euro6 o ibride).
5) Utilizzo dei taxi e ncc ad integrazione del TPL, (come da nostro progetto già presentato in Regione), per garantire la mobilità da frazioni o zone dove il TPL non ha convenienza.
6) inserimento del TPnL nei futuri tavoli di progettazione e discussione su trasporto pubblico e programmazione turistica
Così in una nota URITAXI Umbria.



