(ASI)Milano - Nel mese di aprile il triste bilancio delle vittime per covid registra una significativa inversione di tendenza tra l’andamento in Lombardia e nel resto d’Italia. Al 31 marzo in Italia si contavano 12.428 vittime, di cui 7.199 in Lombardia (58%) e 5.229 nel resto del Paese (42%).
Nel mese di aprile le vittime complessive sono state 15.539, di cui 6.573 (il 42%) in Lombardia (incremento 91%) e 8.966 (il 58%) nel resto del Paese (incremento 171%).
Nel grafico seguente si può vedere che praticamente per tutto il periodo il tasso di incremento percentuale delle vittime in Lombardia è in costante diminuzione, stabilmente circa la metà di quello del resto d’Italia, arrivando per tutta l’ultima settimana sotto all’1%.
“Stanno emergendo continui indizi di come in Lombardia il virus fosse presente molto prima di quanto ci fossimo inizialmente immaginati”, afferma il direttore dell’Osservatorio Metropolitano Bruno Dapei, “e si è quindi silenziosamente e facilmente diffuso in un territorio denso e interconnesso con tutto il pianeta. Anche per questo abbiamo dovuto assistere a una improvvisa “esplosione” di contagi e vittime senza pari nel resto del Paese. Le politiche definite, i comportamenti intrapresi dal sistema sanitario e dalla popolazione stanno però portando risultati confortanti e ci fanno vedere la luce in fondo al tunnel”.
Così in una nota l'Osservatorio Metropolitano di Milano.