(ASI) Con un +80% degli acquisti di farina è boom di pane, pasta e dolci fatti in casa per le famiglie italiane ma anche i tanti Vip costretti a rimanere tra le mura domestiche a causa dei limiti alla mobilità. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su come sono cambiate le abitudini di spesa e consumo al tempo del Coronavirus.
A finire nel carrello della spesa degli italiani – sottolinea la Coldiretti - sono stati anche gli altri ingredienti tipici della pasticceria casalinga come lo zucchero che fa segnare un aumento del 28% degli acquisti ed il latte Uht con cresce del 20%, nelle prime due settimane dell’emergenza COVID 19 secondo i dati del mondo Coop.
Con l’esigenza di passare il tempo fra le mura domestiche per le limitazioni alle uscite imposte dalle misure restrittive anti pandemia si è tornati a preparare dolci, pane e pasta fatta in casa secondo una tradizione che appassiona oggi quasi una famiglia su tre (32%) secondo l’indagine Coldiretti Ixè.
Una scelta motivata – sottolinea la Coldiretti - dalla necessità di ridurre al minimo le uscite giornaliere da casa evitando i rischi del contagio e le lunghe file davanti a fornai e supermercati. La cucina è tornata ad essere il centro della vita quotidiana a partire dalla prima mattina con la colazione e la decisione sul menu per poi proseguire durante il giorno nella preparazione delle ricette con il contributo dell’intera famiglia e – continua la Coldiretti - il coinvolgimento dei appassionato dei piu’ piccoli. Uno stile di vita piu’ salutare anche per la dieta con l’addio – precisa la Coldiretti - ai cibi spazzatura.
Come documentato dai social – rileva la Coldiretti - tra i fornelli anche molti Vip a partire dalle regine della domenica Mara Venier e Barbara D’Urso ma anche volti noti come Martina Colombari, Laura Torrisi, Diletta Leotta, Fabio Volo, Belen e la cantante Irene Grandi che reduce dai successi di Sanremo ha addirittura postato la ricetta tradizionale del ciambellone.
E dagli agricoltori di Campagna Amica arriva proprio l’invito ai Vip e a tutte le famiglie ad inviare le proprie videoricette e le esperienze in cucina nella casella Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con le migliori che verranno pubblicate. Se in passato infatti erano soprattutto i più anziani ad usare il matterello, memori spesso di un tempo familiare casalingo, adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione che hanno riscoperto nella cucina a casa, magari con l’aiuto di moderne tecnologie, anche un modo per impegnare il tempo in attesa della fine della pandemia. Si cercano con attenzione la farine, magari utilizzando quelle degli antichi grani storici italiani e si provano ricette del passato magari con l’aiuto delle nonne. E per essere in linea con i nuovi modi di stare insieme al tempo del Coronavirus – spiega la Coldiretti - gli chef contadini di Campagna Amica hanno creato una serie di tutorial e corsi on line a disposizione di tutti sul sito www.campagnamica.it dove spiegano trucchi e segreti della pasta e dei dolci fatti in casa, dei tempi di lievitazione e delle modalità di conservazione e delle materie prime da utilizzare, dalla farina alle uova, dalle verdure ai formaggi, dalla carne alla frutta. Restando davanti a fornelli e al tavolo da cucina si potrà quindi fare – conclude Coldiretti - un viaggio dell’Italia attraverso alcune fra le principali ricette regionali del Belpaese: i ravioli del Plin del Piemonte, gli gnocchetti di spinaci con raspadura della Lombardia, i Balanzoni per Emilia Romagna, la Tortina alle Marasche della Campania, gli gnocchetti Sardi, gli stringozzi del Reatino nel Lazio, il grano grattugiato con suino nero della Calabria, la crostata con marmellata di percoche della Puglia, quella di mostarda di Uva Fragola della Calabria, i cavatelli con burro e salvia della Campania, i maltagliati integrali dell’Umbria, i fagottini di Cavolo nero e salsiccia delle Marche, le tagliatelle al radicchio di Treviso per il Veneto, gli strascinati con i peperoni cruschi della Basilicata e la tuma al miele della Sicilia.