(ASI)Un calore che unisca ambiente, risparmio e sviluppo, valorizziamo la più antica e più moderna delle energie rinnovabili, il legno. Rinnovare l'energia vuol dire rinnovare la qualità della vita. Di tutti.
È questo il cuore della campagna 'L'Italia che rinnova"' un progetto culturale e informativo che nasce da associazioni, operatori, imprese per valorizzare, migliorare, sviluppare l'energia che viene dal legno. Nell'interesse dell'ambiente, dei consumatori, del Paese. Uncem ci crede e ha confermato la sua adesione a Legambiente e Aiel, ideatori della campagna.
Il Manifesto de "L'Italia che rinnova" è chiarissimo: il legno la prima energia rinnovabile (40% nel mondo, 33% in Italia); è la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie italiane; consente fino al 75% di risparmio sulla bolletta rispetto alle fonti fossili; genera imprese e posti di lavoro in Italia; è un'eccellenza italiana: il 70% degli apparecchi a pellet in Europa sono Made in Italy; valorizza e tutela il patrimonio boschivo italiano; con le altre energie rinnovabili combatte l'effetto serra; è tra i settori con i maggiori investimenti in nuove tecnologie; già oggi i nuovi apparecchi abbattono le emissioni fino all'80% rispetto ai vecchi generatori; contribuisce a rispettare i parametri europei sulle energie rinnovabili"
"Abbiamo bisogno di dire con questi argomenti, accanto a Legambiente e Aiel, che la gestione forestale italiana è necessaria, urgente - spiega Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem - come afferma la nuova legge forestale nazionale che ha bisogno di nove decreti attuativi e in particolare di scrivere la Strategia forestale nazionale.È fondamentale fare positiva e diffusa informazione sull'uso di impianti domestici e caldaie di più grandi dimensioni alimentate a legno, cippato, a tronchetti o a pellet. Si parte dai singoli cittadini e da tutti i Comuni. Vogliamo dire quanto è importante ad esempio sostituire vecchi caminetti e stufe con moderni impianti che abbattono polveri ed emissioni. Generano posti di lavoro, filiere virtuose, dal bosco al generatore di calore".
Le bioenergie sono fondamentali nel Paese che vuole una corretta e strategica transizione energetica verso le rinnovabili. Contrastiamo il climate change se sappiamo usare bene la risorsa forestale, dare una gestione attiva a 12 milioni di ettari di bosco in Italia. "Serve uno scatto in avanti politico-istituzionale - afferma Bussone - Questi non sono temi per qualche nicchia, per qualche Deputato o Senatore, che non ha altri temi da trattare. Devono entrare nell'agenda di Mise e Presidenza del Consiglio. Di questo nostro impegno con Aiel e Legambiente bisogna parlare, anche nel mainstream della comunicazione politica, perché il nostro Paese è un paese fatto di montagne e di boschi, che deve saper usare bene il bagaglio di risorse naturali, il nostro Capitale, in tutte le sue funzioni ecosistemiche-ambientali, che devono essere riconosciute. Gestire bene le foreste, usare bene il legno, avere moderni impianti nelle case e nei Comuni fa bene a tutti. All'ambiente e alla comunità, ai paesi montane e alle grandi città. Lo racconteremo presto in un tour con Aiel. Perché qui passa il nostro futuro, su questo l'Italia degli 8000 Comuni potrà costruire il suo assetto compatibile con ambiente e impegno delle imprese". Come scrive Marino Berton, direttore generale Aiel, "Serve l'impegno di tutti, dai cittadini alle istituzioni, affinché il futuro della valorizzazione energetica delle biomasse sia costruito nel rispetto di una gestione forestale sostenibile e responsabile". Lo dichiara in una nota UNCEM - Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.