(ASI) Nel pomeriggio, le strade di Roma e Torino sono state teatro di mobilitazioni in solidarietà verso la popolazione della Val Susa che si oppone alla costruzione della Tav. Nella capitale, circa duecento manifestanti ha percorso Via del Corso, da Piazza Venezia sino a Palazzo Chigi.
"Se non cambierà, Valle Susa pure qua" è lo slogan scandito dal corteo, che ha inoltre intonato cori contro il premier Berlusconi e il ministro dell'Interno Maroni. La loro protesta è avvenuta all'insegna della par condicio istituzionale: per esprimere il proprio dissenso il corteo si è prima recato a via dell'Umiltà, sede del PDL, per poi recarsi a via Sant'Andrea delle Fratte, ove è ubicata la sede del PD, al cui indirizzo è stato lanciato un fumogeno di colore verde al grido di "Fassino boia". Per compiere il blitz alle due sedi partitiche, il corteo ha percorso e invaso la centrale via del Tritone, causando deviazioni e gravi disagi al traffico romano.
Momenti di tensione anche a Torino, dove davanti al Municipio, alla notizia dello sgombero da parte delle forze dell'ordine del presidio di Chiomonte, è seguito un lancio di oggetti verso la polizia schierata a difesa del consiglio comunale del capoluogo piemontese.