(ASI) L’Aero Club d’Italia si avvia ad una svolta. Domani 10 giugno, si svolgeranno presso il Salone d’Onore del CONI al Foro Italico le elezioni per il quadriennio 2017-21 del nuovo Presidente dell’ente pubblico che dal 1911 si occupa del volo sportivo.
Due soli i candidati. Il primo è l’ex senatore Giuseppe Leoni, da ben 15 anni alla guida dell’AeCI, protagonista di note vicende giudiziarie (è stato condannato a 3 anni per peculato dal Tribunale di Roma) e recentemente sospeso da ogni funzione all’interno degli organi del CONI, di cui l’AeCI è l’unica federazione per gli sport aeronautici. Il presidente uscente Leoni sarà sfidato da Carlo Landi, generale in pensione dell’Aeronautica Militare, che in 41 anni di servizio ha volato a bordo dei velivoli più moderni della Forza Armata (come il Tornado e l’Eurofighter) e ha comandato reparti importanti come il Reparto Sperimentale Volo di Pratica di Mare (Roma) e il Poligono Sperimentale Interforze di Salto di Quirra (Nuoro). Landi è anche stato Direttore Generale dell’AeCI ed è presidente del progetto Volare Sicuri e dell’associazione Avio Falcone.
“Negli ultimi anni, ho constatato le enormi potenzialità del settore dell’aviazione sportiva in Italia, ma anche le costanti trascuratezze verso le necessità degli aeroclub federati a livello locale, prima fra tutti una mirata latitanza da parte proprio dell’Aero Club d’Italia”, ha spiegato il generale Landi, in una lettera aperta inviata ai circa 140 presidenti degli aeroclub italiani. “Ho dunque maturato la decisione di candidarmi per dare un impulso di novità alla struttura centrale dell’ente e per riportare la passione per il volo al centro dell’attenzione del nostro Paese”.
I “pilastri” del programma del generale Landi sono: 1) condividere idee, progetti e decisioni con gli aeroclub federati; 2) assoluta integrità dell’AeCI e del suo personale, impegnandosi a mantenere un comportamento ligio a tutte le leggi e disposizioni vigenti ed evitando il ricorso a denunce ed azioni legali; 3) potenziare la comunicazione tramite i mass media, per promuovere gli sport del volo presso il grande pubblico; 4) attirare i giovani, sviluppando programmi e progetti a livello nazionale per avvicinare all’aviazione gli studenti delle scuole superiori e delle università; 5) fornire un supporto agli aeroclub federati, soprattutto ai più piccoli, accentrando determinate funzioni e attività che svolte separatamente sono onerose e a rischio di errori; 6) promuovere campagne di sicurezza e prevenzione, per far crescere nei piloti dell’aviazione generale e del volo da diporto sportivo la consapevolezza che volare in modo sicuro vuol dire volare di più e meglio.