(ASI) Perugia - Importante blitz della squadra Mobile di Perugia contro lo spaccio nel quartiere di Fontivegge. Il gruppo diretto da Marco Chiacchiera ha portato all'arresto cinque pusher di origini nigeriane che spacciavano marijuana, hashish ed eroina.
I spacciatori svolgevano un'intensa attività di spaccio, agendo in zona Fontivegge, nell'area antistante piazza del Bacio e in aree limitrofe come il parco della Verbanella.
L'eroina era venduta a prezzi "stracciati" per il mercato, una dose poteva costare anche venti euro, detta dagli stessi clienti di scarsa qualità. Per tutti e cinque è scattata la convalida d'arresto; uno di loro è stato rintracciato a Taranto. I pusher sono residenti nel territorio Italiano grazie allo status da profugo "ma lo spacciatore - ha sottolineato il Questore Francesco Messina - rimane tale a prescindere dalla sua posizione".
L'operazione altro non è che la prosecuzione delle azioni investigative volte al contrasto dello spaccio a Fontivegge che da novembre ha portato all'arresto di altri cinque spacciatori. L'obbiettivo che si pone il Questore Messina è di superare l'idea che Perugia sia la città dello spaccio incontrollato. L'allerta e l'attenzione rimane massima nelle zone "calde" per diminuire il fenomeno ma è importante che venga messa da parte l'etichetta che a Perugia avvengano fenomeno di spaccio fuori controllo.
Per le azioni della squadra mobile, il Questore spiega con precisione le mosse investigative, spiegando la complessità delle indagini ed i vantaggi che il quartiere di Fontivegge da ai spacciatori, essendo un luogo che consente vie di fuga.
Messina ribadisce che non esiste una minaccia fuori controllo nè esiste la possibilità che un intervento possa spostarsi senza che le forze dell'ordine nè siano a conoscenza, l'importante è che piazze dei quartieri non diventino i supermarket di droga".
Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia