(ASI) E' stato arrestato nella notte di Pasqua nel reparto del centro di riabilitazione di Sant'Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, Vincenzo Schiavone, il cassiere-killer del clan camorristico dei Casalesi.
Così si apprende in un comunicato del Viminale dove si apprende che gli agenti della Polizia di Stato di Avellino sono arrivati a lui dopo una serie di indagini svolte con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e il supporto del Servizio centrale operativo (Sco).
«Grande soddisfazione per l’arresto di Schiavone - ha dichiarato il ministro dell'Interno Roberto Maroni - che rappresenta un’altra grande affermazione dello Stato contro la camorra. Con la cattura del suo cassiere, il clan dei Casalesi è sempre più debole perché viene colpito al cuore dei propri interessi patrimoniali».
Schiavone occupava una posizione di vertice nel clan di Francesco Schiavone, detto Sandokan, e dal 2008, quando sfuggì ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, era stato inserito nell'elenco dei cento latitanti più pericolosi.
L'uomo, trentasette anni, era ricoverato sotto falso nome presso la struttura annessa all'ospedale irpino e si trovava in una stanza con altri degenti. Oltre ad essere considerato un killer spietato, il latitante teneva in ordine i conti del clan e curava la contabilità delle attività criminali (estorsione e usura). Schiavone è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione pluriaggravata e detenzione illegale di armi.