(ASI) Roma- L' enciclica" Laudato sì " di Papa Francesco ha sicuramente aumentato l'interesse dei governi mondiali e delle multinazionali sull'importanza di una dimensione etica del rispetto per il Creato, di una giustizia sociale che si preoccupi della solidarietà. "Le religioni devono entrare in gioco per accentuare una spinta etico-morale sulla gestione dei suoli, sulla fertilità della terra, sull'agricoltura", queste le parole del dott. Tebaldo Vinciguerra, officiale del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Papa Francesco ha inviato un messaggio al ministro degli Esteri di Marrakech, in Marocco e al presidente della ventiduesima edizione della Conferenza, in cui apprezza notevolmente gli sforzi di collaborazione, per costruire e preservare la nostra casa comune. "Porre l'economia al servizio della persona umana, indirizzare la tecnologia, coltivare, limitare il nostro potere per metterli al servizio di un altro tipo di progresso, più sano, più umano, più sociale", questo l'invito del Pontefice che vede la Cop22 come una tappa fondamentale del riconoscimento formale dell'Accodo di Parigi.
Si deve contrastare "la cultura dello scarto", afferma il Santo Padre, in opposizione con il vero sviluppo e la vera educazione che mira alla solidarietà verso le popolazioni più povere e vulnerabili. "Cultura della cura" urgente e concreta, come afferma l'Enciclica, "Laudato sì", soprattutto verso i Paesi in via di sviluppo, quelli del Sud del mondo.
Proprio in questi giorni è nata l'isola ecologica in Vaticano, presso la Torre San Giovanni, che si auspica diventi il principale centro di raccolta rifiuti, non pericolosi, della Città del Vaticano.
Nella zona di Vignaccia vengono sistemati, invece, i rifiuti speciali e pericolosi(oli esausti, materiali elettrici, ...).
Anche per la Santa Sede l'Enciclica di Papa Francesco ha contribuito fortemente a gestire il territorio e a proteggerlo per le generazioni future.
Ilaria Delicati- Agenzia Stampa Italia