(ASI) Roma- Papa Francesco visita la terra svedese, diciassettesimo viaggio dal forte sapore ecumenico. Ha partecipato alla commemorazione comune luterano cattolica dei 500 anni della Riforma.
Giunto a Malmö ha avuto un breve colloquio privato con il Primo Ministro Lofven.
Successivamente ha reso visita di cortesia al re Carlo sedicesimo Gustavo che regna dal 1973 insieme alla regina Silvia e alla loro famiglia.
La preghiera ecumenica nella cattedrale luterana a Lund ha visto la partecipazione del primate della chiesa di Svezia Yunan, il vescovo cattolico di Stoccolma e membri della federazione luterana mondiale e del pontificio consiglio per l'unità dei cristiani.
Francesco nello omelia durante la messa nella cattedrale di Lund ha affermato che la sua visita "vuole manifestare il comune desiderio di rimanere uniti a Gesù per avere la vita".
Cattolici e luterani ha ricordato il Papa hanno cominciato a camminare insieme sulla via della riconciliazione. "Non possiamo rassegnarci alla divisione, la separazione è stata un'immensa fonte di sofferenze e di incomprensioni. La riforma ha contribuito a dare maggiore centralità alla sacra scrittura nella vita della Chiesa. Lutero si domandava spesso come posso avere un un Dio misericordioso? Con l'espressione solo per grazia divina Lutero ci vuole ricordare che Dio ha sempre l'iniziativa che precede."
Successivamente il Papa e il vescovo luterano hanno firmato la Dichiarazione congiunta dove si auspica" che ciò che ci unisce è più grande di ciò che ci divide."
Alla fine della messa celebrata per un piccolo nucleo di cattolici a Malmö il Pontefice ha messo in evidenza una beatitudine del Vangelo " beati i miti", la mitezza è la ricchezza dell'amore di Gesù che ci aiuta a vivere uniti nella divisione.
Come di consueto Francesco ha risposto ad alcune domande dei giornalisti sulla Svezia ritornando a Roma." Ha messo in evidenza come il paese scandinavo ha raccolto tanti i sudamericani nel periodo delle dittature. È un paese con una grande tradizione di accoglienza e di integrazione". Sicuramente, ha ricordato il Papa, insieme all'accoglienza ci deve essere anche la prudenza. La Svezia sta chiudendo le frontiere ma il Papa ha ribadito che non si possono chiudere i cuori ad un rifugiato anche se i governanti devono avere prudenza massima prudenza. "Non è umano chiudere le porte, non è umano chiudere il cuore alla lunga questo si paga. Se il migrante non è integrato questa imprudenza si pagherà e sarà pericoloso. Sicuramente la Svezia diminuisce la sua capacità di accoglienza non per egoismo ma perché non hai il tempo necessario per sistemare tutti.".
"Il coraggio di una scelta quella del dialogo" la storica Chiara Frugoni così ha commentato il viaggio apostolico del pontefice, che ha avuto il suo apice nel momento delle reciproche scuse da parte di Francesco e di Yunan e di entrambe le parti con l'impegno di costruire la pace e rimuovere le cause dei conflitti.
Ilaria Delicati- Agenzia Stampa Italia