(ASI) Per la Fiom i lavoratori Marcegaglia ne hanno abbastanza delle pressioni e dei tentativi di abbassare i salari da parte dei vertici del gruppo guidato dal padre della presidente di Confindustria e iniziano con gli scioperi.
I primi ad incrociare le braccia saranno i dipendenti dello stabilimento di Forlì martedì prossimo (19 aprile). Lo sciopero con manifestazione davanti allo stabilimento è stato deciso da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, unitamente alla Rsu della Marcegaglia di Forlì e su mandato dell’assemblea dei lavoratori che si è riunita oggi. La mobilitazione è stata indetta dopo l’ennesimo incontro a vuoto con i rappresentanti aziendali del Gruppo che hanno condizionato tutta la trattativa per l’accettazione del salario di ingresso. “L’atteggiamento del Gruppo Marcegaglia non cambia – dice Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia. – C’è una volontà precisa ed è quella di abbassare il salario ai dipendenti, sia agli apprendisti sia a quelli assunti da tempo. Per i nuovi assunti, infatti, il Gruppo vuole il salario di ingresso, che sarà al massimo di 1.656 euro lordi per 78 mesi, mentre per gli altri vuole un premio di risultato legato al fatturato e alla presenza, cambiando la storia contrattuale del Gruppo. Nelle prossime settimane valuteremo iniziative in tutti gli stabilimenti. I lavoratori non accettano le pressioni sul sindacato – conclude Rota – e non hanno paura di scioperare”.