(ASI) Rieti – Sono passati due mesi esatti dal sisma del 24 Agosto scorso che ha colpito il centro Italia, con precisione Marche, Lazio e Umbria in cui hanno perso la vita 298 persone.
La terra nella notte è tornata a tremare, una scossa di terremoto di magnitudo 2.2 con epicentro a Rieti e ipocentro a 9 km di profondità, è stata registrata precisamente alle 00:06. La scossa è stata avvertita dalla popolazione reatina, secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), una seconda scossa, poi, è stata registrata alle 00:22 con magnitudo 2.8 con epicentro Amatrice, fortunatamente non sono stati registrati nuovi crolli dopo il terremoto. Decine gli agricoltori e gli allevatori che non hanno voluto abbandonare le loro terre e il loro bestiame, dormono da mesi nei camper messi a disposizione da Protezione Civile e dalla Croce Rossa.
Nella mattinata è stata registrata un’altra scossa di magnitudo 2.9 alle 5:27 in provincia di Perugia, precisamente secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 9 km di profondità con epicentro Gubbio.
La situazione nelle zone colpite dal sisma è ancora temporanea: Il commissario alla ricostruzione Vasco Errani insieme al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e il Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, hanno presentato alla popolazione i dettagli del decreto sulla ricostruzione post-terremoto ad Amatrice. L’impegno del Governo è fare in modo che entro la primavera del 2017 le oltre 600 soluzioni abitative provvisorie previste per il solo Lazio vengano costruite e consegnate ai cittadini.
«Abbiamo chiuso la fase dell’emergenza primaria in soli due mesi con la chiusura delle tendopoli e la sistemazione delle comunità in soluzioni alloggiative temporanee » dichiara Errani e aggiunge: «Abbiamo varato un decreto legge che mette già a disposizione tutti i fondi per ricostruire i territori colpiti dal sisma. Credo che sulla bontà delle azioni messe in atto fino ad ora si possa essere sostanzialmente tutti d’accordo. Ora dobbiamo procedere secondo i tempi prestabiliti e nelle modalità indicate, lo dobbiamo alle comunità colpite dal sisma, che sin dai primi giorni dopo la tragedia hanno mostrato una dignità e una disponibilità enormi».
Procede, dunque senza sosta il maxi piano di ricostruzione con la Protezione Civile che si appresta ad ultimare la lista delle aree idonee all’ospitalità le cosiddette “SAE” (soluzioni abitative emergenziali) ne sono state individuate circa dieci, 7 ad Amatrice e 3 ad Accumoli. Nel frattempo il Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, uno degli uomini simbolo del sisma del Centro Italia, rassicura i suoi cittadini di non sentirsi terremotati, ma sfrattati a tempo, «Amatrice risorgerà e risorgerà più bella di prima».
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia