A Padova lunedì prossimo primo boomerang dell’accordo “salva-banche”: a seguito della sentenza del Tribunale di Padova del 15/11/2015, che sarà resa esecutiva lunedì prossimo, sarà eseguito il pignoramento della somma stabilita dalla sentenza presso la sede centrale del Monte dei Paschi di Siena.
(ASI) Roma, Il ministro dell’economia italiano Pier Carlo Padoan ha trovato l’accordo per “salvare” le banche in difficoltà a causa dei crediti deteriorati decidendo per la cessione delle sofferenze (CAGS).
Il Vice-Presidente Nazionale di Confedercontribuenti Alfredo Belluco dichiara in merito: “I 200 miliardi di euro che gli istituti di credito ‘soffrono’ potrebbero essere ben poca cosa rispetto agli svariati miliardi che le banche italiane e straniere operanti in Italia, dovrebbero restituire ad artigiani e imprese per probabili calcoli illeciti, commissioni non dovute e/o non lecitamente pattuite, interessi sugli interessi e usura, con il sistematico superamento del tasso-soglia massimo previsto dalla legge 108/96”.
Tra le numerose sentenze e accordi stragiudiziali, che la Confedercontribuenti ha seguito, oltre a quelli in sede di mediazione obbligatoria, che hanno visto le banche soccombere o accettare onerosi soluzioni bonarie, è importante la recentissima sentenza del Tribunale di Padova del 15/11/2015, che sarà resa esecutiva lunedì prossimo.
L’ufficiale Giudiziario alla presenza del Presidente Nazionale Carmelo Finocchiaro, del Coordinatore di Confedercontribuenti Veneto Alfredo Belluco, della Coordinatrice Nazionale Franca Decandia e dell’ avv. Giuseppe Baldassarre, effettuerà il pignoramento della somma stabilita dalla sentenza presso la sede centrale del Monte dei Paschi di Siena.
“Si tratta di un presunto debito di quasi 140 mila euro, che un imprenditore aveva e che il Giudice in tempo record di 18 mesi ha ribaltato in quasi 160 mila euro a suo favore, assistito dall'avvocato Giuseppe Baldassarre di Bari per Confedercontribuenti” – spiega Belluco.
“L’operazione ‘salva-banche’ potrebbe rivelarsi un BOOMERANG per lo Stato italiano, che si vedrebbe costretto a garantire crediti inesigibili, dovendo sborsare fior di decine di miliardi, frutto della tassazione diretta e indiretta” –conclude Belluco.
Il presidente della Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, dichiara: “Abbiamo bisogno di banche che a fianco dell’impresa e della famiglia contribuiscano alla crescita del Paese applicando tassi d’interesse giusti ma soprattutto concepire il cliente nella sua completezza offrendogli il giusto supporto nei momenti più critici e non dargli la spinta per crollare. La Banca d’Italia, che deve tornare ad essere un organismo di garanzia e controllo dello Stato e non delle Banche, deve vigilare”.