(ASI) "Affrontare e risolvere la crisi umanitaria è impegno del Governo", ha assicurato il ministro dell’Interno Roberto Maroni al temine del Consiglio dei ministri di questa mattina, riferendosi alla situazione determinata dalla crisi del Nord Africa lungo le coste italiane.
Maroni ha riferito che è in progetto una risoluzione, da votare in Parlamento, che «impegna il Governo a chiedere che tutti i paesi dell'Ue, in base al principio della solidarietà e sussidiarietà, si facciano carico dell'assistenza agli immigrati, per l'attuazione del burden sharing».
Domani mattina alle 9,30, ha annunciato Maroni, ci sarà una riunione al Viminale con tutte le regioni per dare seguito all'appello del Presidente della Repubblica di farsi carico degli immigrati che stanno arrivando in Italia.
Continuano, infatti, gli sbarchi dalla Tunisia: ad oggi sono 14.918. Si tratta, ha detto Maroni, di «un'emergenza umanitaria grave». Il ministro ha poi riferito di un negoziato in corso e di essere «pronto a dare uomini e mezzi per aiutare la Tunisia ad evitare le partenze di migranti». Grazie al trattato di cooperazione con la Tunisia, infatti, «l'anno scorso sono arrivati in Italia soltanto 25 tunisini».
«Non possono essere considerati rifugiati o richiedenti asilo - ha aggiunto - la stragrande maggioranza sono stati sistemati nei Cie che sono saturi e l'intensità degli sbarchi sta creando disagi forti nell'isola di Lampedusa». Per questo motivo, è stato deciso di «inviare da subito la nave San Marco a Lampedusa per evacuare rapidamente i clandestini, così da dare una risposta concreta all'emergenza».
«Il Governo – ha inoltre riferito Maroni - ha deciso di farsi carico del grave disagio dei lampedusani» ed ha annunciato che il sottosegretario all'Economia Sonia Viale definirà «misure compensative di carattere economico e strutturale per compensare l'isola di quando sta subendo». Allo studio parteciperanno, oltre a rappresentanti del territorio, i ministeri del Turismo, dell'Ambiente e delle Infrastrutture e del Turismo.
Il ministro dell’Interno, infine, ha riferito che è stato decisa un’intensificazione delle attività informative e investigative per proteggere gli obiettivi sensibili. «È stato convocato in seduta permanente presso il ministero dell'Interno – ha detto - il Comitato di analisi strategica antiterrorismo ed è stato intensificato il monitoraggio di soggetti che in passato hanno evidenziato contatti con il fondamentalismo islamico».