(ASI) Sarbjit Singh, un indiano di 38 anni e Muhammad Adnan, un pakistano di 32 anni, entrambi titolari di una pizzeria a Brescia, sono stati fermati dalla polizia a Casazza, un piccolo comune della Bergamasca.
Per gli inquirenti, sono loro gli esecutori materiali dei coniugi Franco Seramondi e sua moglie Giovanna Ferrari. Durante una perquisizione nella casa dei presunti assassini, la polizia ha recuperato molti soldi, ma anche l'arma che potrebbe essere quella utilizzata nell'omicidio. Il movente del delitto sarebbe di natura economica. I coniugi Seramondi avrebbero ceduto nel 2010 le loro quote della pizzeria da asporto "Dolce e Salato" ai due stranieri, che erano diventati i nuovi titolari. Il pagamento delle quote cedute era da effettuare a rate, ma per sopravvenuti problemi economici, i due stranieri, al momento, non potevano più onorare il debito. Inoltre, i Seramondi avevano aperto un'altra pizzeria con il nome "da Frank" di fronte alla loro pizzeria "Dolce e Salato". Una rivalità fatale per la copia bresciana. Per il pm Valeria Bolici, la concorrenza del mercato e gli accordi economici non rispettati sono le vere ragioni del crimine. Gli investigatori sono risaliti agli assassini partendo della targa del motorino che apparteneva ad uno degli assassini. La targa è stata ripresa da alcune telecamere dopo l'omicidio. Anche il motorino è stato ritrovato e posto sotto sequestro.
Tegno Tagne Honoré - Agenzia Stampa Italia