Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia” dal Ministero dell’Interno verso il Ministero della Giustizia – Dipartimento della Giustizia Minorile con lo scopo di attuare - in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, in collaborazione con i Centri per la Giustizia Minorile presenti nelle suddette regioni - una serie di azioni con sperimentazione di percorsi d’inserimento socio-lavorativo, rivolti a minori e giovani adulti presi in carico dai Servizi Minorili della Giustizia.
Il progetto, tra l’altro, ha realizzato un insieme articolato di azioni integrate, connesse e complementari, quali attività di orientamento, formazione e transizione al lavoro dei minori e giovani adulti presi in carico dai Servizi della Giustizia Minorile, unitamente a training lavorativi presso aziende e realtà produttive del territorio, finalizzati ad un loro stabile inserimento professionale. Per ciascun giovane coinvolto nel progetto è stato svolto un “bilancio di competenze” che ha preso le mosse da un colloquio individuale. Tale azione, se da un lato ha favorito l’identificazione delle capacità, delle competenze e degli interessi dei giovani coinvolti, dall’altro ha permesso agli stessi di prendere, in maniera consapevole, decisioni educative, di formazione e occupazionali e di gestire i propri percorsi di vita individuali nell’apprendimento e nel lavoro.
La formazione, strettamente intesa, è stata realizzata in funzione degli inserimenti lavorativi dei destinatari del progetto in ciascuna delle quattro regioni di riferimento. L’accesso al percorso formativo è avvenuto previo svolgimento di una sessione di orientamento e counselling prevista in favore di ciascun destinatario coinvolto. Il corso di formazione per Chef di cucina, riservato a dieci giovani ospiti dell’IPM di Nisida, è stato articolato in sei moduli da 20 ore ciascuno, per un totale di 120 ore ed ha permesso ai discenti, guidati dallo chef Luca Pipolo, l’acquisizione di competenze di base quali: le conoscenze indispensabili sulla produzione e distribuzione dei pasti; i criteri generali di abbinamento dei prodotti; le pratiche di manipolazione, preparazione alla cottura e di cottura delle diverse tipologie di alimenti; le tecniche di conservazione degli alimenti ed dell’igiene nella preparazione dei pasti.
La flessibilità del progetto è stata considerata un valore aggiunto, sia dall’attuatore che dal beneficiario dell’azione. Questa stessa caratteristica ha consentito, peraltro, di definire i percorsi formativi sulla base della ricerca/indagine di mercato condotta a livello territoriale, nelle quattro regioni interessate, in modo da rendere i percorsi prescelti maggiormente rispondenti al fabbisogno proprio di ciascuna di esse. Dei dieci partecipanti iniziali, ben otto hanno completato l’intero percorso formativo. Per altri minori dell’area penale sono, invece, stati attivati training formativi, molti dei quali con borsa lavoro di sei mesi, che hanno permesso ai destinatari di apprendere un’arte o un mestiere impegnandosi nell’attività di esperienza in azienda per un periodo di tempo adeguato a consentire l’acquisizione ed il perfezionamento delle competenze professionali.
Dopo la cerimonia di consegna degli attestati, alla quale hanno partecipato dr. Anna Caserta, in rappresentanza del Direttore del Centro della Giustizia Minorile, la dr. Vincenza Abbondante, direttrice dell'Ufficio dei Servizi Sociali Minorili presso il Tribunale dei Minorenni, il dr. Gianluca Guida, direttore dell'IPM di Nisida, alcuni operatori dell'Istituto Penale Minorile, il coordinatore regionale del progetto “Percorsi di legalità”, dr. Pasquale Peluso, i tutors del progetto e diverse autorità, i dieci giovani allievi e provetti chef hanno dato prova di quanto appreso con la frequenza del corso, preparando ed allestendo un ricco buffet con gustosi manicaretti per gli intervenuti, che hanno avuto modo di valutare le competenze acquisite.
Grazie al progetto “Percorsi di legalità”, inoltre, sono stati costituiti appositi Tavoli di Concertazione locali presso i territori con sedi dei Servizi Minorili. L’associazione Euro, a partire dai Tavoli Tecnici Locali, e attraverso ogni opportunità offerta dalle azioni di promozione e sensibilizzazione del progetto, ha dato impulso alla diffusione delle pratiche di responsabilità sociale delle imprese attraverso la stipula di protocolli di intese. Nell’ambito del progetto attuato in Campania, a tale riguardo, occorre citare i protocolli stipulati con l’Accademia Nazionale per le Professioni Alberghiere (ANPA), Formedil – Centro Maestranze Edili di Caserta, la Società Sportiva Acquachiara ATI, la Federazione Italiana Nuoto (FIN), la Società Nazionale di Salvamento (SNS), i comuni di Agropoli e Mercato San Severino, il Centro Juventus di Vibonati.