Mi pare di capire che si tratti di conciliare i concetti di sostenibilità, responsabilità e partecipazione che stanno alla base di quello che è l’etica di lavoro della sua organizzazione. “E’ esattamente così. Sostenibilità significa caratterizzare il prodotto turistico in tutte le sue componenti dalle risorse umane all’ambiente, alle componenti economiche. Responsabilità rappresenta l’offerta e domanda di viaggi che implichino la coscienza dell’impatto delle nostre azioni, in questo caso nelle figure del promotore e del consumatore del prodotto turistico. Partecipazione, infine, significa, da parte della comunità ospitante, “essere padroni” della proposta, dei contenuti e delle modalità dell’attività turistica, senza essere costretti a subire, dal turista - visitatore, pressioni o condizionamenti, come spesso avviene nei paesi più poveri”.
Come si devono comportare i clienti per fare il turismo sostenibile? “Devono ascoltare, scambiare e conoscere. Questi tre principi, come vede, modificano l’essenza del modello di turismo: dal consumistico ad un turismo costruttivo, che poi, in ultima analisi, è far sì che tutta l’industria del turismo arrivi a rispettare gli aspetti socio-culturali, ambientali ed economici”. Come avviene, in pratica. “Attraverso la mia organizzazione “360°responsibletourism”, che offre consulenze e partecipazione per lo sviluppo di progetti di turismo sostenibile. Un progetto (di turismo sostenibile) consiste principalmente di tre parti: la prima relazionata con i principi di sviluppo sostenibile in generale, e le loro applicazioni a ciascun caso specifico; la seconda coinvolge elementi intrinseci dell’attività turistica che sono imprescindibili per il suo funzionamento; nella terza prendiamo a cuore l’interazione culturale fra diversi mondi, quello della gente del posto e quello dei turisti, solitamente molto distanti e con scarsa comunicazione. Il proposito è di modificare una situazione di emarginazione per l’una e di creare una situazione di parità fra la gente che vi partecipa”. Questa offerta turistica, che mi sembra piuttosto interessante, si rivolge a tutti indistintamente o si tratta di un turismo di nicchia. “No, assolutamente, l’offerta è rivolta a tutti, in particolare, ovviamente, a chi abbia una spiccata sensibilità e una responsabile presa di coscienza verso questo tipo di offerta e che senta il bisogno di familiarizzare con questa modalità di fare turismo.”
Nello specifico quali sono i servizi offerti ? “Per chi vuole muoversi in modo responsabile, conoscere un paese e realizzare il sogno di un vero e bel viaggio, organizziamo itinerari sia di gruppo che individuali, il tutto il territorio argentino, Cile, Uruguay, con la possibilità di soddisfare interessi particolari e di venire incontro anche ad esigenze specifiche. Per le organizzazioni istituzionali, e non, si tratta della realizzazione di progetti di sviluppo ecoturistico e comunitario; l’organizzazione di laboratori di ecoturismo per comunità e operatori turistici; per gli isituti educativi e scolastici la promozione e realizzazione di corsi, giornate di lavoro, forum, seminari, conferenze e laboratori; l’informazione aggiornata su progetti, eventi, incontri e materiale teorico. Per saperne di più, basta collegarsi al sito web: www.360responsibletourism.com oppure facebook: http://www.facebook.com/pages/360-Responsible-Tourism/181458425252162
Fortunato Vinci – Agenzia Stampa Italia