L'attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite, nel corso di una riunione organizzata dal regno Himalayano del Bhutan dal nome “Felicità e benessere: definizione di un nuovo paradigma economico”, avrebbe delineato come fattori ambientali e sociali che andrebbero presi in considerazione nel formulare tale valutazione. Il prodotto interno lordo è stato per troppo tempo il metro di misurazione usato da politici per misurare le diverse economie del mondo. Purtroppo il Pil non prende in considerazione né i fattori ambientali né quelli sociali del cosiddetto progresso.
Secondo Ban Ki-moon “abbiamo bisogno di un paradigma che riconosca la parità dei tre pilastri dello sviluppo sostenibile, per cui l’ambito sociale, quello economico, e quello ambientale sono indivisibili. Tutti e tre insieme definiscono quella che è la felicità globale lorda”.
Il Bhutan ha introdotto l’idea di “Gross National Happines” o “Felicità Globale Lorda” nel 1970 e nel 2011 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione secondo la quale l’uso di indicatori puramente finanziari non “rifletta adeguatamente la felicità ed il benessere dei cittadini in un determinato paese”. Altri paesi si sono aggiunti ben presto alla lista di candidati come luogo con il più alto tasso di “FGL”, tra i quali il Regno Unito, dove le autorità sarebbero impegnate nel calcolo del benessere nazionale.
Il Presidente dell’Assemblea Generale Nassir Abdulaziz Al-Nasser ha affermato che “ oggi esistono sfide senza precedenti dal punto di vista ecologico, economico e sociale, per cui il raggiungimento della felicità e del benessere per alcuni resta una cosa irraggiungibile”.
“E’ imperativo che costruiamo una nuova e creativa visione guida per la sostenibilità e per il nostro futuro, una che porterà un approccio più inclusivo, equo e bilanciato, che farà da leva promotrice per la sostenibilità, eliminerà la povertà e svilupperà il benessere e la felicità”.
Il primo ministro del Bhutan Jigmi Thinley ha esposto in un discorso alle Nazioni Unite il suo credo delineando come “stiamo vivendo in un mondo profondamente in difficoltà, e da qualche parte lungo la strada abbiamo perso i nostri sensi più nobili scambiandoli con l’ossessione per la generazione del profitto, grazie anche alla collaborazione delle forze di mercato assieme alle loro lacunose teorie”.
Secondo il sito della CIA, l’economia del Bhutan è una delle più piccole e meno sviluppate del mondo, allo stesso tempo secondo Aljazeera il piccolo paesino nell’Himalaya è il più felice al mondo.