(ASI) Nuovi documenti emergono a suffragare la tesi secondo cui a sobillare le rivolte contro il governo di Damasco vi sarebbero elementi infiltrati tra le file dell'opposizione appartenenti a servizi segreti stranieri. Le nuove conferme giungono dal sito Wikileaks e dall'agenzia Al-Manar.
Il sito di Assange rivela che militari della Nato e degli Usa starebbero operando in Siria contro Bashar al-Assad, la rivelazione scaturisce da una e-mail confidenziale di un analista che lavora presso la base dell'intelligence statunitense a Stratfor, nella quale afferma di aver partecipato a un vertice al Pentagono a dicembre insieme a diverse funzionari della Nato dalla Francia e dalla Gran Bretagna. L'analista spiega di aver appreso, in quella occasione, che truppe guidate dalla Nato e dagli Usa sono già in Siria ad addestrare bande armate contro il regime. Il testo conclude affermando che l'idea è quella di "compiere attacchi di guerriglia e omicidi" per spodestare il governo siriano.
Contestualmente, l'agenzia Al-Manar (vicina a Hezbollah) pubblica notizia del coinvolgimento di Mossad, Cia e Blackwater in territorio siriano. Gli agenti stranieri avrebbero operato principalmente presso la città di Baba Amr, dove infatti l'esercito siriano fa sapere di aver arrestato circa 700 combattenti e di aver messo le mani su diverse centinaia di ultramoderne armi automatiche israeliane, americane ed europee, sicuramente portate nel Paese da stranieri.
Redazione Agenzia Stampa Italia