(ASI) Le immagini di Gerusalemme stanno lentamente girando per le televisioni del mondo: un gruppo di ultra-ortodossi si è riunito per protestare contro quella che definiscono come la "discriminazione da parte della maggioranza laica".
Per discriminazione, essi intendono la contravvenzione, da parte dei "laici", di un precetto ebraico secondo il quale uomini e donne non possono sedersi vicini, negli autobus pubblici come in ogni altro contesto.
La protesta degli ultra-ortodossi ha generato molte polemiche in Israele e fuori, giacchè per denunciare la persecuzione di cui si sentono vittime, essi (alcune centinaia) hanno indossato stelle di Davide e uniformi da campo di concentramento. Gesto definito oltraggioso verso le vittime ebraiche della II guerra mondiale da parte dell'opinione pubblica israeliana.
Questo episodio è l'ultimo di una serie di dissidi tra ultra-ortodossi e "laici". Pochi giorni prima una ragazzina di otto anni era stata insultata da un gruppo di ortodossi mentre attraversava il quartiere Mea Shearim, il più religioso della capitale: a quanto pare la bimba apparteneva a una comunità ortodossa moderata, e di conseguenza vestiva in maniera eccessivamente moderna per i gusti degli ortodossi più intransigenti.