(ASI) Potrebbero essere queste per Troy Davis, afroamericano che è accusato di aver ucciso nel 1989 un poliziotto, le sue ultime ore di vita.
La sentenza di morte è stata emessa da un tribunale dello Stato della Georgia e dovrebbe diventare esecutiva, tramite iniezione letale, a breve, anche se il detenuto - che si proclama innocente - ha chiesto alla Corte Suprema di fermare la condanna.
In queste ore si stanno susseguendo manifestazioni, veglie e dibattiti per protestare contro questa sentenza e per fermare il boia prima che proceda. Appelli per la sua liberazione sono arrivati dal Papa, dal premio Nobel per la pace Tutu e dall'ex presidente Usa Carter.
Oltre duecento persone si sono radunate davanti alla residenza a poche ore dall'esecuzione, contestualmente, anche nella lontana Parigi, centocinquanta manifestanti ha sfilato in corteo con alcuni cartelli raffiguranti il volto di Troy Davis.
Nonostante la folta campagna a sostegno del condannato, in queste ultime ore Troy Davis ha subìto l'iniezione letale che ha causato l'ennesima vittima della pena di morte in vigore in molti Stati americani.