(ASI) Il 9 settembre 2001 moriva, a causa di un attentato terroristico da parte di due finti giornalisti con passaporti occidentali, Ahmed Shah Massoud, conosciuto dal suo popolo come il "Leone del Panjshir".
L'Afghanistan ha voluto, in occasione della ricorrenza, rendergli onore attraverso una cerimonia ufficiale svoltasi in mattinata nel palazzo presidenziale di Kabul, dove tuttavia ha destato qualche sorpresa l'assenza del presidente afghano Hamid Karzai.
Alla cerimonia erano invece presenti oltre 200 persone, fra le massime cariche militari, politiche e istituzionali del Paese, oltre a numerosi ex compagni di lotta di Massoud, militanti del Fronte Unito. E' alla guida dei patriottici guerrieri di questa formazione che Massoud raccolse le vittorie più insperate e importanti, tra gli anni '70 e '80 contro l'Armata Rossa che si vide costretta a ritirarsi dall'Afghanistan. Successivamente, Massoud ed i suoi uomini si opposero all'incedere sul terreno politico dei Talebani, contro i quali seppero vincere senza l'aiuto di forze straniere.
Al suo funerale presenziarono oltre centomila afghani commossi, pochi mesi dopo, nell'aprile 2002, venne ufficialmente insignito del titolo di eroe nazionale.