(ASI) Il giorno dopo l'abbattimento dell'elicottero statunitense Chinook, che ha causato la morte di 38 soldati Nato - la peggiore strage subita dagli Usa dal 2002 in Afghanistan -, l'esplosione di un ordigno rudimentale ha ferito quattro soldati italiani.
Le condizioni dei quattro militari coinvolti sono stabili, tali da consetir loro di avvertire personalmente i familiari dell'accaduto e rassicurarli. L'episodio è avvenuto nei pressi della località di Bala Balouk, "durante un'attività di pattugliamento congiunta con le forze di sicurezza afgane mirata al controllo del territorio e nel corso della quale era previsto anche un incontro con le autorità locali dei villaggi nella zona di Bala Balouk". Al comando del contingente sottolineano che "dopo aver ricevuto alcuni colpi di mortaio, che non hanno causato danni, i militari hanno manovrato dirigendosi verso l'origine del fuoco. Nei pressi di un villaggio a circa 15 chilometri da Bala Balouk, sono stati coinvolti nell'esplosione di un ordigno improvvisato al quale è seguito uno scontro a fuoco".
Intanto lo stillicidio di morte non si placa: l'Isaf annuncia la morte di altri quattro soldati Nato nelle zone Sud ed Est del Paese, per via di attacchi da parte degli insorti.