(ASI) San Pietroburgo – Un Pomeriggio di terrore a San Pietroburgo, iniziato precisamente alle 14:40 quando all’interno della metropolitana una bomba ha provocato 10 morti e 47 feriti, di cui 6 gravi. L’esplosione è avvenuta su un vagone di un treno tra le stazioni di Sennaya Ploshchad e Teknologicheskiy Institut. Nella stazione di Ploshchad Vosstaniya la polizia ha trovato e disinnescato un secondo ordigno inesploso mascherato da un estintore.
L'esplosione secondo le prime indagini è stata causata da un ordigno artigianale riempito di schegge, chiodi e altri pezzi di ferro che probabilmente è stato lasciato su un vagone prima della partenza del treno. Sitratta dunque di un ordigno reso ancora più pericoloso dall'aggiunta di parti lesive in ferro.
Immediato il commento del Primo ministro della Federazione Russa, Dmitrij Anatol'evič Medvedev: "E' stato un attacco terroristico. I feriti nell'attentato terroristico avranno tutta l'assistenza necessaria. Le mie condoglianze ai parenti delle vittime, il nostro è un dolore condiviso".
Il ministro della Salute, Veronika Skvortsova conferma il bilancio di 10 morti e 47 feriti: “Sono dieci le persone morte e 47 (di cui 6 in gravi condizioni) i feriti nell'esplosione nella metro di San Pietroburgo”. 39 persone sono ricoverate in ospedale. 7 persone sono morte sul posto e una durante il trasporto in ambulanza, e altre 2 successivamente in ospedale.
Da sottolineare la presenza in città, del Presidente russo Vladimir Putin, che porta gli inquirenti a sospettare diverse ipotesi compresa quella legata al terrorismo. La Federazione Russa ha annunciato il lutto cittadino che durerà per tre giorni.
Nel frattempo dalla Farnesina arrivano rassicurazioni per gli italiani, il consolato sta verificando se siano stati coinvolti dei connazionali, ma al momento il Console italiano a San Pietroburgo ha comunicato che non ci sarebbero italiani coinvolti nelle esplosioni.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia