(ASI) Nizza – Secondo una notizia divulgata dal quotidiano francese “Le Figaro”, all’indomani dell’attentato a Nizza la sotto-direzione antiterrorismo (Anti-Terrorism Sub-Directorate) avrebbe ordinato agli agenti che gestiscono la rete di videosorveglianza del Comune di Nizza, di distruggere 27mila ore di filmati effettuati da sei telecamere della sicurezza impiantate nell’area dell’attacco terroristico mediante l’ormai famigerato “camion bianco”.
Cancellando in tal modo anche le immagini che hanno ripreso il tragico attentato del 14 luglio.
Secondo l’ordinamento francese una richiesta del genere è ammissibile, ed essa è stata giustificata dalle autorità con il pericolo che le immagini possano uscire in modo imprevisto, e che ne entri in possesso – nel peggiore dei casi – lo Stato Islamico facendone così un uso propagandistico.
Con tutte le giuste motivazioni del caso, una richiesta del genere è altra benzina sul fuoco per quanto riguarda la polemica sulle falle nella sicurezza nella notte della strage. Falle che potrebbero essere state di grande aiuto all’attentatore e con cui il Governo francese si trova in forte imbarazzo. Comunque il Comune di Nizza ha fatto sapere di essersi rifiutato di adempiere alla richiesta, e di aver richiesto al Procuratore della Repubblica di Nizza di porre sotto sequestro i suddetti filmati.
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia