(ASI) Shahbaz Bhatti, il ministro pachistano per gli Affari delle minoranze, è stato ucciso oggi in un attentato ad Islamabad. Bhatti, l'unico ministro cristiano designato dal presidente Asif Ali Zardari, è stato raggiunto da un commando armato che ha esploso circa venti colpi d'arma da fuoco contro la sua vettura, mentre si recava senza scorta ad una riunione del governo federale.
L'attentato è stato subito rivendicato dai talebani pachistani che, in una telafonata di un loro portavoce, hanno annunciato di aver lanciato un forte messaggio contro coloro che si oppongono alla legge sulla blasfemia in vigore in Pakistan: infatti Bhatti era già da tempo minacciato di morte per aver più volte espresso la volontà di una riforma radicale verso la legge sulla blasfemia e per aver poi sostenuto Asia Bibi, la donna pakistana, di religione cristiana, condannata a morte per aver offeso Maometto.
Dalla Farnesina è arrivata subito la condanna del Ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini che in un comunicato ha affermato: "Esprimiamo la nostra viva aspettativa che le autorità del Pakistan facciano piena luce sull’episodio e perseguano in tutti i modi consentiti dalla legislazione pakistana gli autori di questo orribile attentato perseverando in tal modo in maniera concreta e credibile nella lotta al terrorismo internazionale”.