(ASI) Dopo la decisione unanime della Corte di sicurezza dell'Ue circa l'adozione della risoluzione 1970 nei confronti della Libia, il Colonnello Gheddafi torna a parlare;
questa volta il Rais non lo fa in pubblico, ma rilascia un'intervista a Abc, Bbc e Sunday Times e commenta l'ipotesi avanzata dagli Usa di un suo possibile esilio affermando: "Non lascerò mai la Libia, tutto il popolo mi ama e morirebbe per proteggermi. Mi sento tradito da alcuni paesi occidentali con i quali, in questi anni avevo costruito relazioni stabili: stanno tentando di colonizzarci e forse gli Usa vogliono occuparci"- ha affermato Gheddafi che ha concluso -" Le notizie di bombardamenti sulla folla e l'intenzione di usare armi chimiche non sono affatto vere; sono armi terribili, non vedo come uno possa usarle contro i nemici, figuriamoci contro il proprio popolo, spero che l'Onu e le altre organizzazioni internazionali organizzino una missione in Libia".
Rivelazioni in parte vere quelle del Rais: secondo il commissario Ue all'energia, Gunther Oettinger, Gheddafi avrebbe perso il controllo dei principali pozzi petroliferi del paese e gli Usa avrebbero spostato la portaelicotteri d'assalto Kearsage, con a bordo circa 1800 marines, nei pressi della nazione nord africana.
Intanto la situazione interna del Paese è sempre segnata dalle continue proteste che ormai, senza sosta, continuano da giorni. A Misurata secondo i ribelli le forze di sicurezza avrebbero perso il controllo della base militare mentre a Tripoli, ultimo baluardo del regime, secondo la Bbc, starebbe per essere attaccata dall'assalto finale degli insorti che si stanno riunendo nei pressi della capitale libica.