L’Armenia si muove in tutte le direzioni per confermare la sua politica di buon vicinato con gli altri Stati. Dal canto loro, gli stranieri scoprono nel Paese caucasico, un vero partner di estrema serietà.
Le prossime elezioni presidenziali in Armenia sono fondamentali per le aspirazioni del Paese caucasico a sviluppare relazioni più strette con l'Unione europea (Ue). Lo ha dichiarato, il 14 dicembre scorso, il ministro degli Esteri bulgaro, Nikolaj Mladenov, in visita nella capitale armena Erevan insieme agli omologhi svedese, Carl Bildt, e polacco, Radoslaw Sikorski. E' quanto riferisce il quotidiano online "Armenia Now", che riporta le dichiarazioni rilasciate dai tre ministri nel corso di una conferenza stampa congiunta. "L'Ue seguirà con interesse gli sviluppi delle elezioni presidenziali in Armenia, per valutare ci saranno progressi”, ha detto Mladenov nel corso di una conferenza stampa congiunta con i suoi omologhi svedese e polacco.
Nella capitale armena i tre ministri hanno incontrato il presidente Serzh Sargsyan, il primo ministro Tigran Sargsyan e il ministro degli Esteri Edward Nalbandyan, oltre che alcuni rappresentanti dei partiti all'opposizione in Armenia. La visita a Erevan dei tre capi delle diplomazie costituisce l'ultima tappa del loro tour nel sud del Caucaso, che li ha visti anche in Azerbaigian e in Georgia.
Per la prima volta nella storia dell'Armenia indipendente ci sarà una donna candidata a diventare capo dello Stato , in vista delle presidenziali di febbraio 2013.
Al momento, riferisce l'agenzia Novosti-Armenia, si stanno valutando due candidature femminili per la più alta carica dello Stato: quella di Narine Mkrtchan, presidente del Press-club Nazionale e quella della vicepresidente del partito Liberi Democratici, Anush Sedrakaian. Quest'ultima sarebbe già stata praticamente decisa, ma la stessa Sedrakian assicura di non avere ancora sciolto le sue riserve.
"Per il momento si tratta di una intenzione, poi vediamo ", ha dichiarato, sottolineando che "l'unica differenza" tra un uomo e una donna in politica sta nell'intuito e "nella maggiore velocità con cui avverte il pericolo" la mente femminile. "Io sento chiaramente il pericolo nell'incertezza del futuro dell'Armenia", ha aggiunto Sedrakian.
L’Italia tende la mano all’Armenia, una Repubblica giovane. AlmaLaurea sbarca in Armenia per aiutare i giovani senza lavoro. I curriculum dei laureati armeni viaggeranno, infatti, on line sul modello della banca dati realizzata dal Consorzio universitario nato a Bologna, per favorire l'ingresso nel mercato del lavoro dei giovani con titolo universitario colpiti dal dramma della disoccupazione.
Il progetto é partito alla presenza, per tre giorni, di quaranta rappresentanti di governo, università e mondo imprenditoriale armeno.
Si tratta di una collaborazione, finanziata dal programma europeo 'Tempus', per 800 mila euro in tre anni, che porterà a realizzare nel sistema universitario in Armenia analisi sulle caratteristiche di studio dei laureati.
"L'esperienza di AlmaLaurea, nata dal basso - spiega Andrea Cammelli, fondatore e direttore di AlmaLaurea - grazie all'adesione spontanea e al pieno coinvolgimento delle università che partecipano al consorzio, può essere considerata una success story, non si conoscono esperienze analoghe nel panorama europeo e mondiale, capaci di mettere a sistema ampie parti della comunità universitaria al pari di quanto é avvenuto in Italia". "Abbiamo ritenuto - sostiene Cammelli - che la nostra esperienza, le competenze accumulate, fossero sufficientemente mature per poter essere messe a disposizione di altri contesti nazionali a beneficio di sistemi universitari di altri Paesi desiderosi di fornire alle proprie università, ai propri laureati vetrine più ampie di quella nazionale".
Il progetto prevede l'avvio di un sistema pilota di monitoraggio delle carriere dei laureati armeni tempestivo, affidabile, aggiornato, capace di restituire alle loro università la documentazione necessaria a migliorare le performance educative.
Al progetto hanno aderito otto Università armene, tra le più importanti del paese: sei Atenei statali della capitale Yerevan (Università statale, università dell'Economia, università di Architettura e Scienza delle costruzioni, Politecnico di Ingegneria, università Agraria e Accademia di Belle Arti), l'università di Gavar e l'istituto pedagogico 'M. Nalbandyan' di Gyumri.
Talal Khrais –Agenzia Stampa Italia