Tra il 1914-1918 si compie,nell’area della dominazione dell’impero ottomano,in Turchia,il genocidio del popolo armeno dimenticato di tutti noi. Il governo dei Giovani Turchi,nel 1908,attua l’eliminazione dell’etnia armena,presente nell’area anatolica. Nella stima degli storici,perirono i due terzi degli armeni dell'Impero Ottomano,circa 1.500.000 di persone. Non furono distinzioni, oltre ai massacri crudeli:i bambini islamizzati e le donne inviate negli harem. Con l’aiuta della Turchia di Ardogan si perpetuano stessi massacri dai jihadisti inviati tramite il confine turco per uccidere un’altra volta, e questa volta armeni, cristiani ed altre minoranze etniche.
La deportazione e lo sterminio del 1915 vennero preceduti dai pogrom del 1894-96 voluti dal Sultano Abdul Hamid II e da quelli del 1909 attuati dal governo dei Giovani Turchi.
Le responsabilità dell’ideazione e dell’attuazione del progetto genocidario furano parte del programma dei Giovani Turchi,“Ittihad ve Terraki” (Unione e Progresso).
Quest’anno ricorre il 97° anniversario del genocidio degli Armeni,una delle pagine più aberranti della storia del '900.
Noi nel centro Italo Arabo ne onoriamo la memoria per non dimenticare questa tragedia che come altre avvenute, cito qui sabra e Chatila e il massacro di Qaana in Libano, genocidi impuniti a causa di interessi economici e o strategici come il caso della Turchia .
Ieri come oggi sia l’impero ottomano vecchio che il nuovo non riconoscono loro crimini. Forse l’unico Paese che ha avuto grande coraggio per restare fedele alla memoria e la Francia,quando denunciando la posizione turca ha affermato che l’Ue non fa per Ankara.
L'Unione europea (Ue) non fa per la Turchia.l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy ha ribadito la sua posizione sulla candidatura di Ankara all'Ue durante una visita in Armenia.
"La mia posizione su questo tema rimane immutata. La mia personale convinzione è che l'Ue non faccia per la Turchia",ha detto Sarkozy durante una conferenza stampa congiunta col presidente armeno Serzh Sarkosian.
A differenza dell’Italia ed altri Paesi europei la Francia ritiene che il tempo non sia infinito e auspica,come tutti quelli che non vogliono che si ripetono altri genocidi che la Turchia riconosca il genocidio degli armeni del 1915 in tempi abbastanza brevi.
Non spetta a noi come centro Italo Arabo/Assadakah dare ultimatum perché la Turchia faccia il suo dovere ma come Associazione di amicizia anche con il popolo armeno, lotteremo per fare luce sui quei anni in particolare 1915-1911.
L’Armenia malgrado le grave ferite che aveva subito prosegue una politica di pace e di cooperazione con tutti i vicini. L’anno scorso è stato raggiunto un accordo
Tra la Repubblica Islamica dell’Iran e la Repubblica Armena c’è stato un accordo, l’anno scorso, sulla realizzazione di un gasdotto da 240 milioni di dollari. La pipeline partirà dalla città di Tabriz a nord-ovest dell'Iran,la quantità di gas da trasportare è ancora da definire. Le forniture serviranno per le centrali pertolchimiche del paese.
Sempre l’anno scorso è stato firmato un importante accordo con la Romania.La Romania e l'Armenia sosterranno lo sviluppo del trasporto ferroviario sulla rotta Europa-Asia,in attuazione del Protocollo della terza riunione della commissione intergovernativa romeno-armena svolta oggi a Bucarest. Il protocollo è stato firmato dal ministro romeno dei Trasporti, Anca Boagiu, e dal suo collega armeno, Manuk Vardanyan.
Nella riunione intergovernativa del Marzo scorso per il settore industriale stato raggiunto un accordo per la promozione reciproca di prodotti e servizi del settore, tramite missioni economiche e fiere specializzate e scambi d'esperienze tra specialisti del settore della ricerca e dell'innovazione. Inoltre le autorità romene si sono impegnate ad assistere l'Armenia nell' armonizzazione della sua legislazione con quella europea, introducendo concetti innovativi nella strategia industriale e nella politica di assorbimento dei sostegni finanziari europei.
Il protocollo firmato nella capitale romena prevede fra l'altro anche l'opportunità per il ministero romeno dell'Economia di fare opera di promozione presso le imprese romene, perché investano nello sfruttamento dei giacimenti di petrolio e gas naturale presenti sul territorio dell'Armenia.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione