(ASI) Misano- Dovizioso vince, Marquez gode. Il Gp di San Marino si conclude con una passerella per la Ducati, in un circuito dove le rosse di Borgo Panigale sono sempre state le favorite, ma il vantaggio in classifica dà modo al pilota catalano di allungare sugli avversari.
Complice del bottino del campione della Honda anche la caduta di Jorge Lorenzo, veloce con la Ducati ma protagonista di un errore fatale a pochi giri dal traguardo, quando all'inseguimento di Dovizioso precedeva di pochi decimi Marquez. In questo modo sul terzo gradino del podio si è ritrovato Cal Crutchlow. Impalpabile Valentino Rossi, settimo e tradito ancora una volta dalla sua Yamaha, circa 6 decimi più lenta sin dalle qualifiche, nella gara più brutta della stagione e proprio nel momento in cui sembrava essersi ripreso.
Dovizioso era partito dalla quarta posizione in seconda fila, ma non ha impiegato molto per superare Viñales e Miller, lottando presto con il compagno di squadra Lorenzo e il rivale Marquez, che per la caduta delle prove era partito addirittura quinto. Il beniamino di casa è stato imprendibile dal momento in cui è riuscito a mettersi davanti a tutti, per quanto i due rivali non avessero concesso nulla sui tempi. I primi tre hanno corso una gara a parte, seminando tutti gli inseguitori, un distacco che marca una differenza notevole fra il lavoro svolto da Honda e Ducati e quello di tutte le altre scuderie, specialmente della Yamaha (oltre Rossi male anche Viñales, che ha passato il traguardo in quinta posizione dietro la Suzuki di Rins).
Ai sorpassi e controsorpassi fra Lorenzo e Marquez ha infine avuto la meglio il secondo, con il ducatista che ha mancato la doppietta Ducati a causa di qualche sbavatura e della caduta che gli ha fatto tagliare il traguardo come 17esimo.
Ai fini del campionato pesano più le parole di Marquez del boato e della festa dei tifosi ducatisti di Misano. «Non ho vinto, ma allungo nel Mondiale», ha detto il leader della classifica. «Prima di questa gara avevo 59 punti su Valentino, ora ne ho 67 su Dovizioso. Continuerò ad attaccare, ma senza errori stupidi». La matematica glielo consente, quando mancano solo sei gare alla fine della stagione. A Marquez basterà raccogliere altri punti, anche rinunciando alla vittoria dal 23 settembre ad Aragon.
Il catalano non solo ha la moto più affidabile, ma fra i piloti è quello che sbaglia meno. Se Dovizioso e Lorenzo non avessero perso per strada tanti punti, il pronostico sarebbe più aperto, mentre ora il campionato dipende unicamente dalle prestazioni di Marquez.
Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia