(ASI) Sull’onda lunga della medaglia d’oro conquistata da Bebe Vio alle Paralimpiadi di Rio 2016 l’Associazione art4sport ha messo in archivio la settima edizione della sua manifestazione simbolo “Giochi senza barriere” ambientata per il secondo anno consecutivo nello scenario dello Stadio dei Marmi” di Roma.
Otto le squadre protagoniste, in rappresentanza di altrettante regioni di quella che si può definire una sorta di evoluzione della gloriosa “Giochi senza frontiere”, capitanate dai giovanissimi ambasciatori dell’associazione che promuove lo sport per bambini amputati fondata da Ruggero Vio e Teresa Grandis, affiancati da campioni dello sport e artisti. Ancora una volte le disabilità sono rimaste ai margini lasciando campo a entusiasmo, talento, abilità e volontà, gratificati da una tribuna mai così piena che fa il paio con la continua crescita del numero di bambini che compongono l’art4sport Team tra i quali oltre alla stella Bebe Vio brillano già altri due atleti protagonisti alle paralimpiadi e giovanissimi talenti pronti al grande salto dello sport agonistico. Ma l’immagine più bella di “Giochi senza barriere” sono genitori e famiglie intere arriva a Roma in cerca di risposte e conferme, decisi a spostare sempre più in là i limiti di una cultura cambiato moltissimo negli ultimi anni ma ancora in in gran parte da consolidare. Art4sport è nata sull’esperienza vissuta dalla famiglia Vio nel momento della malattia di Bebe per essere utili ad altri genitori nelle stesse condizioni, con le stesse paure e le stesse domande troppo spesso senza risposte. Oggi l’Associazione è diventata molto di più, in termini di eventi, promozione e supporto ma anche solo come collettore per chi cerca vie e opportunità per il proprio bambino, indipendentemente dalla disabilità che lo riguarda. Un impegno a tutto campo, con il cuore a Mogliano Veneto, ormai riconosciuto dal e nel mondo intero. Info: www.art4sport.org
Roberto Bof - Agenzia Stampa Italia