(ASI) Vincere non è importante è l’unica cosa che conta diceva Giampiero Boniperti.Si vince o si perde non esiste alternativa, con solo sette punti di vantaggio su Jorge Lorenzo e partendo dall’ultima casella in griglia dopo la penalizzazione per il presunto contatto con Marquez.
Domenica a Valencia Valentino Rossi dovrà compiere una vera e propria impresa per aggiudicarsi il decimo mondiale iridato. La pista spagnola evoca purtroppo brutti ricordi, come il Mondiale perso contro Hyden nel 2006. La Moto GP sta vivendo uno dei momenti più complicati e difficili della sua storia, tra squalifiche, ricorsi e presunte alleanze tra centauri. Ormai la situazione è sfuggita di mano, lo scontro la Rossi e Marquez si sposta a livello di case motociclistiche, dopo il comunicato della Honda in cui veniva affermato che i dati sulla moto di Marquez confermassero il calcio dato dal pilota di Tavullia, è arrivato come ci si aspettava la smentita della Yamaha: “Respingiamo le parole utilizzate in quelle dichiarazioni che non corrispondono alle conclusioni della Direzione gara. L’accusa a Valentino Rossi di aver dato un calcio a Marquez è qualcosa che non è stato provato dall’inchiesta della Direzione gara.
Sanzione confermata per il dottore. Nel comunicato appena diffuso dai giudici di Losanna, il Tribunale di Arbitrato per lo Sport ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da Valentino Rossi dell’esecutività della decisione presa dai giudici di gara. Per tanto viene confermata la decisione dei Commissari sportivi della Fim (Federazione Motociclisti Italia) di imporre 3 punti di penalità a seguito dell’incidente con Marc Marquez durante il Gp della Malesia. Di conseguenza, Rossi partirà in ultima posizione nella griglia di partenza nell’ultimo GP della stagione, che si terrà a Valencia l’8 Novembre. Sempre nel comunicato del Tas, viene ricordato il procedimento che ha portato alla sanzione a Rossi. “Dopo la corsa in Malesia, la Direzione gara della Fim ha rilevato che Valentino Rossi ha deliberatamente allargato la traiettoria per forzare la caduta e il ritiro di Marquez. Per questa infrazione ai regolamenti Fim, la Direzione gara ha imposto 3 punti di penalizzazione al pilota, sanzione poi confermata dagli Stewards Film. Il totale dei punti a carico di Rossi è di 4, in aggiunta al punto in precedenza ricevuto per un altro incidente durante la stagione. Sulla base dei regolamenti Fim un pilota con 4 punti di penalità deve partire nella gara successiva in fondo allo schieramento di partenza”.
“Molto dipenderà dalla tenuta dei nervi di Jorge Lorenzo, ma l’impresa di Valentino Rossi a Valencia non è impossibile è il pensiero di Giacomo Agostini, il più grande campione di motociclismo di tutti i tempi, con 15 mondiali vinti. Secondo Agostini non ci sono consigli da dare a Rossi, perché è un campione.“Valencia è una gara difficile ma il Mondiale non è perso. Ovviamente aveva un piccolo vantaggio su Lorenzo, ma dopo la stupidata che hanno fatto lui e Marquez e la retrocessione in ultima fila il vantaggio è stato di fatto eliminato”. Sempre come sottolinea Agostini sulla carta è un vantaggio, ma potrebbe rivelarsi un pericolo un più per Lorenzo perche correre davanti al tuo pubblico aumenta inevitabilmente la tensione. Una tensione già altissima per lo spagnolo che è costretto a vincere a tutti i costi. Valentino è più tranquillo perché deve rimontare, ma non ha nulla da perdere.
Mondiale finito quindi ? forse si o forse no. Serve un miracolo, un’impresa colossale per questa sfida titanica. Ma c’è un precedente che riguarda proprio il rivale più odiato, Marc Marquez. Nel 2012 allora in Moto2, lo spagnolo partì trentatreesimo proprio a Valencia, per una penalità subita nella gara precedente, riuscì a vincere con una partenza strepitosa e una rimonta incredibile. Ma vi è un secondo precedente, riguardante Manuel Poggiali, che all’esordio in 250 parti ventitreesimo a Suzuka, per poi vincere quella gara durissima.
Gli ultimi saranno i primi. Valentino Rossi può sperare di vincere se, indipendentemente dalla posizione, arriva danti a Lorenzo, ma ci sono altri scenari che porterebbero il dottore ad esultare:
lo spagnolo arriva secondo e l’italiano terzo (328 contro 325) e se Lorenzo chiude terzo e Rossi sesto (322 contro 321). Se Jorge dovesse arrivare quarto, fuori dal podio, a Valentino basterebbe un nono posto per festeggiare (319 contro 318) mentre se il maiorchino dovesse finire quinto, al pesarese servirebbe almeno un undicesimo posto (317 contro 314). Scenari difficili ma non impossibili che vedono i due staccati di un solo punto nella classifica finale: Lorenzo sesto e Valentino dodicesimo, oppure settimo e tredicesimo, ottavo e quattordicesimo o nono e quindicesimo. Se invece Lorenzo dovesse concludere dal decimo posto in giù, Rossi potrebbe anche non finire la gara o di chiuderla fuori dalla zona punti. Se finisse pari il titolo andrebbe a Lorenzo per differenza di Vittorie di tappa: 6 per lo spagnolo contro le 4 dell’italiano.
Volere è potere. Sarà dura, durissima, quasi impossibile, ma il dottore ci può e ci deve credere, tutta Italia tifa per lui.
Francesco Rosati - Agenzia Stampa Italia