Su un totale di oltre 300 partecipanti, gli atleti del team perugino hanno infatti collezionato ben sette medaglie in diverse categorie ed un primo posto per la gara a squadre relativa alle cinture bianche/blu cat. -76 kg.
Sono due i podi per Luca Ronchetti che conquista un primo posto tra gli assoluti ed un terzo tra le cinture azzurre nella categoria master -82 kg; due ori ed un bronzo invece per i fratelli Emanuele, Edoardo e Pietro Elisei che si posizionano rispettivamente al primo e terzo posto tra le bianche della categoria master -70 kg ed al primo nella medesima classe nella sezione adulti. Terzo posto per Vincenzo Santoro che ottiene il bronzo tra le cinture bianche -70 kg adulti ed infine l'importante argento riportato da Matteo Macellari nella divisione cinture viola -70 kg master.
Per la squadra umbra il risultato rappresenta così la riprova, oltre al grande impegno dei ragazzi della Tribe, dell'ottimo livello ed espressione del Jiu Jitsu profuso dal Maestro Brozzi insignito lo scorso dicembre dalla cintura nera, prestigioso grado detenuto da pochissime persone in Italia.
In generale si può affermare che, alla sua prima edizione, la gara di Fermo ha messo subito in mostra un'ottima organizzazione ed un alto livello tecnico tra i partecipanti impegnati sul tatami. "Considerando che in Italia solo quattro o cinque anni fa eravamo agli albori di questa realtà- ci conferma lo stesso M° Brozzi- il livello e l'organizzazione dell'evento aprono una riflessione su come il Brazilian Jiu Jitsu stia crescendo ed evolvendo nel nostro paese. L'evento, oltre all'ottima progettazione da parte dell'accademia 'Cyclone', contava un buon numero di partecipanti tra cui molte cinture viola di eccellente livello tecnico, arrivando a mostrarci addirittura combattimenti tra cinture marroni e nere".
Ritornando all'esito della gara, è chiara la soddisfazione della cintura nera umbra che afferma: "Sono felice del risultato riportato dai miei atleti, in particolar modo per quello a squadre. Parte del merito va anche a Giuliano Montori, istruttore del distaccamento spoletino dell'accademia. Più che per le medaglie in sè- tiene a precisare il Maestro- la cosa che mi ha reso più felice è stato lo spirito con cui abbiamo partecipato all'evento. Siamo stati bene e ci siamo divertiti sia dentro che fuori dal tatami; ci siamo supportati a vicenda facendo 'squadra', a dimostrazione dell'importanza dell'unione anche in uno sport definito 'individuale'".