L’Italia conquista il terzo posto nei 70 Kg. con il promettente siciliano Cavallaro che ha visto sfumare la corsa all’oro nel combattuto match contro l’azero Mayilli, preferito dai giudici nel verdetto di parità. Un risultato comunque positivo per il tricolore, che oggi salirà sul podio in occasione delle premiazioni, e per il Presidente Federale Franco Falcinelli, ad Astana per il meeting della Commissione Esecutiva dell’AIBA.
Con due soli pugili partecipanti a questa sesta edizione dei Campionati Mondiali Junior, che hanno visto in gara 273 pugili in rappresentanza di 45 nazioni, la Squadra Azzurra Junior, guidata dal tecnico federale Maurizio Stecca ed accompagnata dal fisioterapista Marcello Giulietti, si è distinta riportando a casa la medaglia di bronzo nei 70 Kg. A metterla al collo oggi pomeriggio, giornata di Finali, di fronte ad un ricco parterre tra cui il Presidente della FPI Franco Falcinelli, impegnato ad Astana in qualità di componente della Commissione Esecutiva dell’AIBA, sarà il siciliano Salvatore Cavallaro. Di Catania, classe ’95, dell’ASD Raging Bull e campione italiano Juniores, Cavallaro è riuscito ad arrivare in Semifinale dopo ottime prestazioni. La determinazione del giovane pugile azzurro, però, è venuta meno nel match contro l’azero Orkhan Mayilli che ha vinto per preferenza dei giudici a seguito del punteggio finale di 7 a 7.
“Il combattimento – commenta Stecca – era alla portata di Cavallaro ma lui si è mostrato al di sotto delle sue possibilità. Il primo round è finito sul punteggio di 2 a 1 per l’azero, il secondo per 3 a 3 ed il terzo per 7 a 7. Ovviamente sul verdetto ha influito la prima ripresa. Nonostante l’ottima preparazione e superiorità fisica, Cavallaro, non riuscendo ad entrare nel match in tutti e tre i round, ha dimostrato mancanza di carattere se paragonato ai due incontri precedenti in cui ha battuto il secondo classificato ai Campionati Europei, per preferenza sul punteggio di 9 a 9, e l’atleta di casa kazako, anche in questo casa per preferenza sul punteggio di 5 a 5. Una bella lezione per il nostro pugile che aveva tutte le carte in regola per giocarsi la finale con il Russo e che quindi deve rendersi conto che ad un certo punto la fortuna va anche aiutata tirando fuori il carattere nei momenti che contano. Comunque siamo molto soddisfatti perché partecipare con due soli pugili ed ottenere una medaglia è senza dubbio un traguardo che aspettavamo da tempo e che ci fa ben sperare per il futuro del pugilato italiano”.
Ad Astana, sul quadrato dello Sport Palace Kazakhstan, oggi sarà impegnato l’arbitro-giudice italiano Pietro Matteo Venturu, designato dall’AIBA.