Questa sera l’intervista è dedicata a Filippo Baldi Rossi, fresco diciannovenne (ieri era il suo compleanno). Nonostante la giovane età vanta già alcune presenze nella massima serie; nelle scorse due stagioni ha vestito infatti la casacca della Virtus Bologna collezionando, nel campionato 2009/2010, ben 27 presenze e 9 partite giocate, questa estate ha poi partecipato all’Europeo under 18 tenutosi a Metz in Francia.
Come è stato passare da una squadra di serie A ad una di serie A dilettanti?
In realtà si parla di due esperienze molto diverse, a Bologna fondamentalmente prendevo parte solo all’allenamento e come sarà ovvio a tutti era più difficile scendere in campo. E’ stata comunque un’esperienza che mi ha formato molto, avere l’opportunità di allenarsi con giocatori di un certo calibro mi ha permesso di imparare e maturare, sia dal punto di vista personale che professionale. La A dilettanti è un campionato molto importante che offre un ottimo livello di pallacanestro e sono molto contento che la mia prima esperienza senior sia qui a Perugia. La città è molto accogliente e l’ambiente in cui mi trovo ha facilitato il mio trasferimento, sì perché oltre ad aver cambiato squadra ho cambiato per la prima volta città, devo dire però che la società tutta e i miei compagni mi fanno sentire proprio come a casa.
Ieri è stato il tuo compleanno, sappiamo che dopo l’allenamento ti è stata preparata una sorpresa.
In effetti ci sono rimasto male, ovviamente nel senso buono del termine, non mi aspettavo in alcun modo che la mia famiglia, alla quale sono molto legato, e la società mi organizzassero una festa del genere. Oltre alla cena avevano preparato un video con i miei momenti più belli, sia delle passate stagioni che di questo inizio a Perugia. Questo conferma quanto qui mi senta veramente come a casa e come questo ambiente offra le condizioni per poter esprimere al massimo le proprie potenzialità come giocatore, ringrazio la società, i miei compagni e i miei familiari per la sorpresa.
Come giudichi l’inizio di stagione della squadra ed il tuo?
Abbiamo fatto un’ottima partenza, questo grazie al lavoro dal punto di vista atletico e tattico, ogni giorno che passa c’è sempre più amalgama tra noi giocatori. Credo che questo sarà il nostro punto di forza per tutta la stagione, anche perché giocando può capitare una serata negativa al tiro, ma se si riesce a mantenere l’intensità di gioco, la difesa ed il gioco di squadra dimostrato sino ad ora potremo sempre dire la nostra. Per quanto riguarda il mio inizio di campionato devo dire che all’inizio ho fatto un po’ di fatica ad ambientarmi in questa categoria, forse anche perché è la mia prima esperienza da senior e per di più fuori casa, ma sono migliorato allenamento dopo allenamento sotto ogni aspetto, sia fisico che nel gioco.
Coach Paolini ha sempre avuto parole di elogio per te e per Carenza, anche in quelle partite in cui vi sono stati concessi meno minuti.
E’ un grande allenatore, è il primo a stimolarti e ad aiutarti quando giocando commetti un errore, sento che è soddisfatto anche se magari entri in campo per meno tempo. Per noi giovani sentire la fiducia del proprio coach è importante, ti consente di giocare più tranquillo e di esprimerti al meglio.
Domenica c’è la trasferta ad Osimo. Come vedi questa partita?
Non conosco molto bene la squadra avversaria, nonostante abbiano vinto una sola partita fino ad ora credo siano in grado di dare fastidio a tutte le grandi. Per noi sarà importante vincere per confermare quanto di buono è stato fatto, giocando in casa hanno il fattore campo a favore e, essendo noi primi in classifica, non ci accoglieranno con petali di rosa, rendendoci tutto il più difficile possibile, penso anche che sarà così con tutte le squadra che affronteremo da qui alla fine della stagione.