L’onda lunga delle tante sconfitte rimediate in questo scorcio di campionato (sette sconfitte nelle ultime otto gare disputate) ha prodotto in settimana quello che rappresenta un “classico” in tutti gli sport: l’esonero del Capo-Allenatore.
Nella giornata di Martedì, infatti, la Società perugina ha deciso di sollevare dall’incarico Coach Furio Steffè sostituendolo - almeno per le prossime gare - con il suo Vice Andrea Fabrizi, un prodotto del progetto “Basket Academy” ma già con significative attestazioni di stima tra gli addetti ai lavori.
Il cambio di allenatore ha prodotto anche altri mutamenti nello staff tecnico: Francesco Calisti ha preferito lasciare il suo ruolo di Assistente e la dirigenza ha quindi “chiamato alle armi” Claudio Peducci, coach della prima promozione in B2 e rimasto dietro le quinte a lavorare con le squadre giovanili del Perugia Basket (e con la UISP Palazzetto in C2). A completare il quadro tecnico è stato chiamato come Secondo Assistente Filippo Fiorucci.
Come detto i risultati hanno deciso la rivoluzione tecnica, ma la sostituzione di Furio Steffè appare più figlia dell’umore generale - tanti, troppi giocatori apparivano come rassegnati o poco convinti nel progetto tecnico - che di vere e proprie incapacità gestionali del coach giuliano: d’altra parte nei pochi mesi a Perugia Steffè ha confermato le doti umane e tecniche che lo avevano accompagnato al momento del suo arrivo.
Purtroppo la squadra ed il suo gioco non sono mai veramente decollati, pur se - fino alla gara di Omegna - il bilancio era più che soddisfacente (7 vinte e 3 perse). Da allora qualcosa deve essersi evidentemente rotto, anche se non crediamo che i giocatori abbiano veramente “remato” contro; certo è che è mancato un “leader” caratteriale che poteva spingere i compagni a superare questo momento difficile, facendo muro alle difficoltà tecniche con il ricorso a carattere e grinta. In questo senso la gara di Siena è stata paradigmatica: in una gara decisiva per il futuro (per lo meno della guida tecnica), “occhi di tigre” tra i biancorossi non se ne sono visti, mentre timore, scarsa convinzione nei propri mezzi e scoramento in gran quantità.
Insomma, ha pagato Steffè per tutti, anche se la stessa Società - nel comunicato dell’esonero - ha sottolineato che le “colpe” erano certo più ampie, giocatori compresi: “consapevoli delle molteplici responsabilità che hanno determinato l’attuale situazione...”.
Ora si volta pagina, ma sin da subito le difficoltà non mancheranno per il giovane coach Fabrizi. Infatti arriva a Perugia nel posticipo di Lunedì 16 (ore 21, diretta TV su SportItalia2 con esclusione della zona di Perugia) l’Aquila Trento, squadra capoclassifica della Division Nord-Est allenata dall’ex Buscaglia e che ha come giocatore di punta l’altro ex Marco Pazzi.
Sarà una sfida difficilissima nelle attuali condizioni psicologiche, ma sarà anche un banco di prova decisivo per le residue ambizioni della Liomatic, potendosi misurare in modo chiaro l’orgoglio ed il carattere dei giocatori. Il pronostico della vigilia è certamente a favore di Trento, ma coach Fabrizi farà di tutto per iniziare nel modo migliore la sua carriera professionistica, magari battendo il suo maestro.
La rosa dell’Aquila Trento, reduce dall’inaspettata retrocessione dello scorso campionato (ma ripescata poi in estate), è stata grandemente rivoluzionata rispetto a quella che vinse due volte su due l’anno passato: confermati solo gli “under” Spanghero e Fiorito e i “senior” Forray e Conte, coach Buscaglia ha ottenuto come rinforzi l’ex grifone Marco Pazzi, da Trapani l’esperto Santarossa, da Udine il giovane lungo Pascolo, da Ozzano la guardia under Negri ed ha completato il roster con altri giovani interessanti del vivaio come Medizza e Pedrotti.
Qunto alle statistiche, leader dei tridentini è - come detto - Marco Pazzi (14 punti e 7 rimbalzi di media), seguito a ruota da Santarossa (12 punti e 5 rimbalzi a gara), dall’italo-argentino Forray (oltre 10 punti, 4 rimbalzi e 3 assist) e da Conte (11 punti a gara): tra i giovani in evidenza Negri (7 punti) e - specie nel tiro pesante - Spanghero e Pascolo, che hanno già all’andata fatto penare la difesa Liomatic.
Appuntamento a Lunedì, dunque, in un PalaEvangelisti che si spera più “caldo” del solito e che dovrà aiutare i grifoni ad una vera e propria impresa.
LIOMATIC PERUGIA: 5 Caroldi, 7 Bisconti, 8 Baldi Rossi, 13 Poltroneri, 14 Truccolo, 4 Chiatti, 5 Santantonio, 10 Cutolo, 12 Kuschev, 19 Bonamente - All. Fabrizi
BITUMCALOR TRENTO: 10 Santarossa, 11 Fiorito, 13 Pazzi, 19 Conte, 20 Forray, 5 Brandani, 7 Pascolo, 9 Spanghero, 16 Negri, 17 Medizza - All. Buscaglia